#Disabili: La Consulta interviene contro una vergognosa ingiustizia


Un recente pronunciamento della Corte costituzionale ha sancito un principio secondo il quale lINPS dovrà adeguare le pensioni d’invalidità allo stesso importo delle pensioni minime. Fino ad ora, un disabile in condizioni simili a quelle del nostro grande Alex Zanardi, spesso percepiva il vergognoso importo di 285 euro mensili. Nella nuova sentenza la Consulta ha dichiarato l’attuale importo insufficiente, e che le pensioni dei disabili dovranno essere portate a un valore di circa 516 euro mensili.

La Corte Costituzionale ha sottolineato che attualmente la norma non garantisce ai disabili “i mezzi necessari per vivere” e che i 285,66 euro mensili, previsti per i gravi disabili, non sono sufficienti a soddisfare i bisogni vitali primari. Nei fatti, l’attuale indennità viola il diritto al mantenimento fissato dalla Costituzione per gli inabili al lavoro. L’articolo 38 della Carta, recita infatti: “ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per vivere, ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale”.

‘ Il caso specifico all’origine della decisione della Consulta, riguarda un dubbio di legittimità costituzionale sollevato dalla Corte d’appello di Torino, sul caso di una persona affetta da tetraplegia spastica neonatale, incapace di svolgere i più elementari atti vitali quotidiani ‘.

L’applicazione della sentenza, comporterà per il governo un altro buco di cassa da tappare nella prossima manovra finanziaria e forse per questo, la Consulta ha stabilito che non avrà effetto retroattivo ma varrà solo per il futuro. Si potrà vedere concretamente l’applicazione della sentenza, a partire dal giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Consigliamo comunque gli interessati a mettersi in contatto con le Associazioni Invalidi e i Patronati.

Luciano Bonazzi

Fonti: quotidiano.net oltre ai link esterni inseriti nel testo