#Iran: Bolton è un “sadico cronico che merita una lezione”

John R. Bolton, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Donald Trump, è una persona per la quale non nascondiamo una certa simpatia. È soprattutto presidente del Gatestone institute, organizzazione dalla quale traiamo alcune informazioni di politica internazionale. Una piattaforma on line parte di quell’arcipelago trasversale di media non allineati al pensiero unico, alla quale apparteniamo per una precisa scelta editoriale.

Bolton è un politico e avvocato statunitense, conservatore nel senso anglosassone del termine e nei decenni ha operato in vari dipartimenti statali statunitensi. Ricoprì l’incarico di ambasciatore statunitense all’ONU, fino alle sue dimissioni nel dicembre 2006. Alle Nazioni Unite, fu voce critica rispetto ad alcune tematiche movimentiste liberal, spesso utopiche e pericolose. Nonostante la fama di “Falco”, alle Nazioni Unite il suo lavoro trovò apprezzamento sia dagli alleati-nemici Germania e Francia, che da Cina e Russia. Soprattutto queste ultime, gli hanno riconosciuto: “…indubbie capacità di lavoro e di (inaspettata) mediazione”.

Bolton è inoltre coinvolto in vari pensatoi conservatori, come l’Institute of East-West Dynamics, la United States Commission on International Religious Freedom, il Committee for Peace and Security in the Gulf, il già citato Gatestone Institute e altre organizzazioni. Riguardo alla sua fama di “Falco”, termine nel quale lo stesso Bolton ha dichiarato di riconoscersi, lo è in un senso moralmente più integro del suo predecessore McCaine.

2013, nascono i sedicenti Freedom Fighters “Combattenti per la Libertà” anti-Assad, fonte CNN

Al contrario di Bolton, il defunto senatore John McCaine, fu “falco” per eccellenza, (pace all’anima sua), anima nera di Bush, Obama e Hillary Clinton. McCaine non ebbe nessuno scrupolo a sostenere economicamente e militarmente l’ISIS, Al-Qaeda e Al-Nusra. Lo fece in chiave anti Assad in Siria e proseguì mentre tutto il mondo assisteva atterrito a decapitazioni, esecuzioni sommarie, vendita di schiave sessuali Cristiane e Yazide. Diciamo che se il predecessore aveva una notevole dose di pelo sullo stomaco, Bolton, pur essendo un falco possiede coscienza e integrità morale.

Del resto, Bolton a suo tempo, fu critico anche verso Obama, quello strano premio nobel che aprì sette fronti di guerra in due mandati, destabilizzando i paesi del Mediterraneo meridionale e il Medio Oriente, lasciando in eredità a Trump una serie di problemi di difficile soluzione.

Consigliere per la Sicurezza Nazionale

In qualità di consigliere per la sicurezza nazionale, è in carica dal 22 marzo 2018, su nomina del presidente Donald Trump. In questi giorni, John Bolton, pur non avendo finora compiuto atti aggressivi, è stato descritto da un portavoce del ministero degli esteri iraniano come un “sadico cronico”, un rancoroso che merita “una lezione”. Autore di queste parole e altre minacce, è Bahram Qassemi, che ha accusato Bolton dopo le sue affermazioni su un inasprimento delle sanzioni commerciali.

Ovviamente i toni si sono alzati, con Bolton che ha risposto che è l’Iran a meritare una lezione, dopo che  l’Ayatollah Khamenei, ha gridato “Morte all’America” ​​al termine di un sermone. Inoltre, ha accusato Khamenei di finanziare i tumulti inscenati da Hamas contro Israele, paese definito dalla guida spirituale iraniana un “tumore canceroso che deve essere sradicato”.

Infine, come membro della Commissione degli Stati Uniti sulla libertà religiosa internazionale e in base ai rapporti dell’Human Right Watch, ha accusato l’Iran di torturare e schiacciare i dissidenti. [Da parte della nostra redazione, abbiamo più volte stigmatizzato queste accuse a senso unico, perché Arabia Saudita e quasi tutti i paesi islamici fanno altrettanto, senza esserne condannate da Stati Uniti e occidente].

Iran, impiccati una sposa bambina e un pastore, ancora minorenni all’epoca del reato. Foto Corriere della Sera

A fronte delle accuse di Bolton, il portavoce del ministero degli esteri iraniano ha dato a Bolton del “sadico cronico”, aggiungendo che ” Per secoli, la storia e la cultura iraniana sono sempre state in grado d’impartire le lezioni necessarie ai furfanti che fanno richieste eccessive. Abbiamo saputo facilmente ‘addomesticare’, quanti si lamentavano, gli individui folli, recalcitranti e indisciplinati”. Un linguaggio poco diplomatico, forse a Bahram Qassemi servirebbe qualche lezione di diplomazia,  magari dal Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, considerato uno dei più abili diplomatici della storia moderna.

Sono gli atteggiamenti presuntuosi e offensivi a inasprire i rapporti tra le nazioni, e che possono scatenare un’escalation, pericolosissima nel caso dell’Iran per le connessioni geopolitiche coinvolte.

Luciano Bonazzi

Fonti: i link esterni inseriti nel testo.