L’8 Dicembre 1943 nasceva Jim Morrison, il poeta sciamano


James Douglas Morrison, al secolo Jim nacque in Florida, l’8 Dicembre 1943, La sua vita e quella della famiglia, ruotava attorno alla carriera del padre, ufficiale dell’aeronautica della marina statunitense, che raggiunse il grado di ammiraglio. A causa del genitore, la famiglia era soggetta a continui trasferimenti, dalla scuola primaria alla laurea, Morrison cambiò spesso scuola. Fu uno studente brillante ma non un “secchione” e negli studi aveva un alto rendimento, talvolta marinava la scuola e a soli quindici anni frequentava gli ambienti del movimento ribelle Beatnik.

Morrison alternava alla scuola i locali beatnik, come la libreria City Light Books, del libraio-poeta Lawrence Ferlinghetti. Era un lettore accanito, che a scuola spiccava per la sua erudizione e l’elevato quoziente intellettivo. Dopo il liceo, s’iscrisse alla facoltà di cinematografia dell’Università di Los Angeles. Discusse la tesi di laurea presentando un cortometraggio la cui pellicola si ruppe durante la proiezione. Pur laureandolo, il collegio docente lo penalizzò per via del problema tecnico e non accennò ai contenuti della sua opera. Jim la prese male e boicottò la cerimonia di ritiro del diploma di laurea, suscitando l’ira di suo padre.

Oltre alle poesie, Morrison scriveva canzoni, che però restavano sulla carta perché non sapeva musicarle. Ne parlò all’amico tastierista Ray Manzarek, accennandogli un suo componimento intitolato Moonlight Drive. Manzarek intuì le potenzialità di Morrison e gli propose di creare un gruppo col chitarrista Robby Krieger e il batterista jazz John Densmore: musicisti seguaci del filosofo indiano Maharishi Mahesh Yogi.

Morrison, lo sciamano del rock

L’era beatnik fu caratterizzata da ricerca interiore, spiritualità orientale e sperimentazione dell’LSD, in un percorso che sfociò nella New Age. La ricerca interiore di Jim iniziò all’età di 4 anni, quando attraversando il deserto in auto, vide un incidente stradale, le cui vittime erano nativi americani. La scena gli si scolpì nella mente e alla tragedia dedicò la poesia Dawn’s Highway, che descrive i corpi dilaniati, le cui anime volavano dentro la sua mente.

Nella poesia The Anatomy Of Rock paragona lo spirito della musica all’apparizione del diavolo in un canale di Venezia, descrivendolo come “…ombra carnale della mia mente segreta”. Molte composizioni di Morrison sono crepuscolari: “l’oscurità, il male, il selvaggio, sono per noi territori da sondare, da percorrere cavalcando il Serpente. Il mio è un invito ai poteri oscuri, alle forze del male, perché escano allo scoperto”.

All’LSD Morrison preferiva il peyote e all’oriente lo sciamanesimo; parlando di Jim, il tastierista Ray Manzarek disse: “Non era un performer. Era uno sciamano. Era posseduto”. Nel libro Rock Bottom, Pamela Des Barres descrive le notti selvagge che Morrison condivideva con una ragazza, bevendo reciprocamente il sangue in calici da champagne. Inoltre, nel 1970, Morrison sposò con rito pagano la strega wikkana Patricia Kennealy, per lasciarla dopo la cerimonia.

I Doors

Fu Jim Morrison, a dare il nome al gruppo, ispirandosi al saggio The Doors of Perception dello scrittore Aldous Huxley. Nel testo che parla della peyote, una cactacea allucinogena utilizzata tradizionalmente dagli sciamani, vi è una citazione del poeta William Blake: “Se le porte della percezione fossero purificate, ogni cosa apparirebbe all’uomo com’è: infinita” (If the doors of perception…”

I Doors esordirono in un locale di Los Angeles e firmarono un contratto con la Elektra Records, La casa discografica pubblicò loro i singoli Light My Fire del ’67, Hello, I Love You del ’68 e gli album The Doors (’67) e LA Woman (’71). La voce baritonale di Morrison, carica di erotismo dark, richiama il lamento di un angelo caduto. Nei testi di brevi canzoni come You’re Lost Little Girl del 1967, Jim utilizza il titolo come un ritornello e pone domande assertive come: “Sei Perduta Piccola Ragazza, Sei perduta, dimmi, chi sei?”. Per i Doors la leadership di Morrison fu determinante, perché oltre all’acustica perfetta, a impressionare erano la sua poesia, presenza scenica e teatralità.

La Fine

Dopo anni di abusi, nel 1970 Jim era cambiato, il bel ragazzo tenebroso degli esordi, era svuotato e appesantito. Durante le esibizioni “steccava” continuamente, finché al concerto di New Orleans, “cadde” per non rialzarsi più. Ray Manzarek disse che in quel momento aveva visto la vita abbandonare Morrison, che poco dopo si trasferì a Parigi con la compagna Pamela Courson per dedicarsi unicamente alla poesia e il resto dei Doors si prese una pausa.

Il leader dei Doors morì a Parigi il 3 luglio 1971, a soli 27 anni. Nel 2007, Sam Bennet, proprietario di un club parigino disse che Morrison era morto di overdose nel suo locale, ma che lo riportarono a casa per nascondere la vera causa di morte. Nel 1978 gli ex Doors pubblicarono la poesia An American Prayer scritta da Morrison prima della morte.

Jim Morrison riposa nel cimitero Père-Lachaise di Parigi, divenuto luogo di pellegrinaggio dei tanti fans, ma anche di neo-pagani, che traggono ispirazione dalle sue canzoni e poesie, cogliendone i messaggi esoterici e spirituali.

Luciano Bonazzi

Fonti: https://www.biography.com/musician/jim-morrison – http://xl.repubblica.it/dettaglio/75475.html

Questo articolo, con alcune differenze dovute a esigenze redazionali, è uscito nel numero di questo mese, novembre, sul periodico bolognese Piazza Grande.