#Syria La Grande Battaglia per Daraa by Stefano Orsi

Da Stefano Orsi riceviamo l’aggiornamento flash dai fronti siriani sera del 28-6-2018

Grande Battaglia per Daraa

Anche oggi possiamo segnare diverse tacche alle vittorie siriane sul fronte sud. Una battaglia che presenta molte criticità, data la difficile posizione dei fronti, a contatto coi confini israeliani, e le minacce USA alla vigilia dell’inizio delle operazioni, per ora risoltesi in un nulla di fatto. Non manco comunque di ricordarmi che più volte siano state avanzate minacce relative a nuovi attacchi in caso di “accuse” di uso di armi chimiche, e quindi in ogni momento questa arma può essere utilizzata contro i Siriani.

Aggiungo che la recente funzione accusatoria che la OPCW si è data emendando i suoi compiti, ne muta la natura super partes, tramutando questa agenzia, di fatto, in uno strumento di guerra mediatica e al servizio delle potenze occidentali, questo emendamento, proposto mi pare dalla Gran Bretagna, troverebbe di certo il voto contrario della Cina e della Russia, comunque dopo il voto dei suoi membri favorevoli a maggioranza, non assoluta chiaramente, questa agenzia non ha ormai alcun senso di esistere essendosi trasformata in altro rispetto alla sua originale funzione.

Ecco che il pericolo di una messa in scena da parte della compagnia teatrale dei White Helmets, ben rodata ormai, potrebbe presentarsi all’orizzonte entro breve. Sono proseguite le grandi manifestazioni dei cittadini che chiedono con forza che le FSA se ne vadano e torni l’esercito siriano nelle loro città, oggi anche Jasim si è unita al coro di protesta, e a Nawa, la popolazione ha addirittura ottenuto dodici ore di tempo per le FSA, invitate ad andarsene.

Ormai non sono più disposti a subire l’occupazione di queste formazioni militari addestrate e pagate da stati esteri per gettare nel caos il Paese e inscenare una finta guerra civile e vera guerra per procura. Non sono mancate rappresaglie dei jihadisti che hanno sparato sui cittadini scesi in strada, ma la popolazione pare addirittura rispondere.

La 52° brigata oggi ha attaccato le postazioni jihadiste di Al Harak e poche ore dopo la città era libera. Sono crollate in breve tempo le difese FSA, è il morale basso e la consapevolezza della superiore preparazione e motivazione dell’esercito siriano a far cedere di schianto le difese jihadiste, che quando attaccate dopo poco si ritirano. Poi è stata la volta di Rakham e di El Sourha. L’impiego massiccio delle forze aerospaziali russe sta garantendo un vantaggio determinante nel distruggere le postazioni più approntate e le linee di comando e i depositi di munizioni. Adesso i fronte si sposta su El Karak e le due Gariyah.
Sacca ISIS di Suweida

Approfittando dell’inizio delle operazioni belliche nella vicina Daraa, le truppe ISIS hanno ricompattato la loro sacca ed ora paiono addirittura tentare di allargarla , forse alla ricerca di postazioni migliori, comunque a breve torneranno sotto le cure dell’esercito siriano.
Sacca ISIS di Al Suknah

Ieri si è diffusa la voce che la sacca fosse stata eliminata, purtroppo era una forzatura, l’esercito infatti aveva comunicato che i miliziani ISIS fossero stati eliminati dalla zona sud, chiamata di Badiyah, che poi è quella che confina con l’Iraq e lambisce Al Abukamal. Quindi nessuna eliminazione, ma semplice controllo del loro allontanamento dalle aree prossime alle località strategiche della stazione T2 e della città di confine Al Abukamal.

Per oggi è tutto.

Stefano Orsi