#WWIII Tensione militare tra Russia e Ucraina nel Mar d’Azov: a Kiev è legge marziale


Avvisati stamani dall’amico Stefano Orsi di Saker Italia, ci siamo allertati per capire cosa accade nel Mar d’Azov. foto primechaniya.ru

La guardia costiera della Federazione russa ha aperto il fuoco su tre navi da guerra ucraine presso lo stretto di Kerch. Le navi ucraine “Berdyansk”, “Nikopol” e il rimorchiatore “Yana Kapu” sono state catturate dalle forze speciali della Federazione Russa. Non risulta alcun morto, ma secondo la giunta di Kiev, due marinai ucraini sono stati feriti.

Si tratta del primo scontro militare diretto [ufficialmente] tra l’Ucraina e la Federazione Russa, mentre un’offensiva sembra essere attualmente in corso nel Mar d’Azov. Le ostilità sono iniziate dopo che le navi ucraine sono penetrate nelle acque territoriali russe durante la navigazione tra il porto di Odessa e quello di Mariupol.
Stando alle dichiarazioni del regime ucraino, Kiev aveva informato i russi prima di entrare nelle loro acque territoriali, senza però ricevere risposta e quindi avrebbe deciso di sconfinare ugualmente. Il comando della guardia costiera russa, ha smentito tale dichiarazione, affermando che le navi da guerra ucraine sono penetrate arbitrariamente nelle acque territoriali della Russia. Inoltre, le imbarcazioni ucraine avrebbero manovrato pericolosamente in prossimità del Ponte di Kerch. Infine, gli ucraini non hanno risposto né agli avvertimenti radio, né a quelli effettuati con altoparlanti.
Conseguentemente, la nave Russa “Don” ha speronato, danneggiandola, una nave ucraina, mentre Mosca ordinava la chiusura del punto di passaggio sotto il ponte di Kerch, bloccando così il traffico marittimo. Attualmente nel Mare di Azov, di fatto chiuso, sono presenti dieci navi militari russe della flotta del Mar Nero e sei navi della guardia costiera. I servizi dell’intelligence russa hanno annunciato di essere in possesso di prove che quella ucraina è stata una provocazione, prove che “saranno presto rese pubbliche”: Intanto, il regime nazista e pro Unione Europea di Kiev, introdurrà la legge marziale per 60 giorni.
Come denunciamo da tempo, le forze dell’Asse USA-NATO-UE, stanno perpetrando una serie di provocazioni a ovest contro la Russia e a sud est contro la Cina. I punti di frizione sono attestati nell’area del Mar Baltico, in quella del Mar Nero e presso gli arcipelaghi Spratly e Paracel, nel Mar Cinese meridionale. Stante il fatto che l’occidente sta ammassando truppe, da circa due anni, sul confine russo in Lettonia, Polonia e che nei paesi scandinavi vengono distribuiti manuali di sopravvivenza in caso di guerra, speriamo che la provocazione di Kiev non fornisca un pretesto agli occidentalisti per far scoppiare quella guerra, inseguita per otto anni dall’ex presidente USA, Barack Obama.
Luciano Bonazzi