#UE #Stalin e ieri come oggi i collaborazionisti filo-tedeschi


In varie nazioni appartenenti all’ex Unione Sovietica, sono stati aperti gli archivi e si scopre che molte vittime delle grandi purghe Staliniane non erano innocenti. I registri dell’URSS, dopo il crollo sovietico sono conservati nei diversi stati che componevano l’ex blocco sovietico.

L’Unione Sovietica, che in tanti identificano erroneamente nella sola Russia, nacque il 30 dicembre 1922 e si sciolse il 26 dicembre 1991. Si trattava di uno Stato federale composto da 15 repubbliche socialiste. Per quanto la Russia vi avesse un peso specifico rilevante, non va dimenticato che Josif Stalin era georgiano.

L’organizzazione dell’URSS come sappiamo era ferrea ed estremamente burocratizzata, dunque i loro registri erano conservati ordinatamente e oggi sono disponibili in caso di necessità per la consultazione.

Riguardo alle “grandi purghe di Stalin”, negli anni 2000, sono state rinvenute e tradotte vecchie note scritte da Vladimir Startsev, ex procuratore distrettuale di Leningrado oggi San Pietroburgo. L’autore Denis Churilov, studioso degli archivi dell’URSS, ha espresso alcune considerazioni sul materiale trattato e sui fatti accaduti all’epoca: “Negli ultimi anni, abbiamo ricevuto numerosi moduli di domanda da parte di discendenti delle vittime della repressione politica sotto Stalin. Vogliono trovare i documenti necessari alla riabilitazione legale dei loro parenti deceduti, per poi ottenere il risarcimento per un importo di circa 800 rubli al mese. Cercando nei vecchi archivi sovietici, molto spesso abbiamo scoperto che quanti vennero inviati nei campi di lavoro o condannati a morte, non erano affatto vittime innocenti. Alcuni erano criminali comuni perseguiti per furto con scasso, rapina, omicidio, mentre diversi altri erano collaborazionisti degli occupanti nazisti: molti degli attuali discendenti sono stati sconvolti nell’apprendere la verità”.

Poliziotti traditori Russi che cooperavano con gli occupanti nazisti durante la seconda guerra mondiale. foto oursociety.ru

Ancora Churilov: “Personalmente ho avuto quattro casi in cui ho aiutato le famiglie a scoprire informazioni sui loro genitori. Queste persone hanno speso molto tempo e denaro nella ricerca in vari archivi di epoca sovietica. Uno di questi ha scoperto che sua nonna non era stata mandata in prigione perché figlia di un ufficiale filo-monarchico, ma perché aveva rubato soldi dall’azienda dov’era contabile, per comprare un cappotto di lusso”.

C’è poi la vicenda di un ragazzo che è rimasto scioccato nell’apprendere che suo nonno era stato condannato al carcere, non per aver raccontato una barzelletta su Stalin, ma per stupro di gruppo. Un altro ha scoperto che suo nonno non era “un kulak (contadino) innocente ingiustamente perseguitato”, ma un criminale recidivo condannato a morte per aver ucciso un’intera famiglia (marito, moglie e due adolescenti).

Infine, il nonno di un altro era stato effettivamente condannato per ragioni politiche, ma non per “una barzelletta su Stalin”, ma per aver segnalato ai tedeschi i concittadini ostili al Reich nei territori occupati durante la Seconda Guerra Mondiale.

La mappa di Reddit, in ogni singolo paese è indicato il paese economicamente dominante.

Considerato quanto accade nei nostri giorni, con l’Unione Europea, realizzazione del IV Reich economico che attacca l’Italia, a nostra volta assistiamo al fenomeno dei collaborazionisti, che tifano per la Germania, in ossequio ai suoi diktat.

Vi abbiamo battuti prima, vi batteremo ancora!

Luciano Bonazzi