Venezuela, il finto golpe fatto fallire dal popolo che insorge in difesa di Maduro, il leader dell’opposizione Leopoldo Lopez si rifugia nell’ambasciata spagnola. foto @telesurtv.net
Video dell’attivista venezuelana @OrlenysOV
Il popolo venezuelano davanti al Palazzo Miraflores accorso in difesa della Rivoluzione Bolivariana. Foto @radioreloj.cu
Il popolo venezuelano è sceso in piazza a difesa della Rivoluzione Bolivariana e del presidente Maduro, che in questo momento rappresenta la continuità del sogno di Hugo Chavez. Grazie all’attuale assetto politico, il Venezuela è riuscito a tener testa al vergognoso embargo Statunitense e Occidentale, che ha privato di farmaci e cibo la popolazione.
I pochi militari che hanno disertato, hanno chiesto asilo nell’ambasciata del Brasile, nella speranza che il presidente ed ex-militare Jair Bolsonaro offra loro un trattamento di riguardo, il golpista Leopoldo Lopez si è invece nascosto nell’ambasciata spagnola. L’ennesimo tentato golpe è dunque fallito, grazie al popolo che continua a difendere Maduro.
Non solo il popolo, ma anche i satelliti russi vegliano sul Venezuela Bolivariano
La Federazione Russa, qualche tempo fa ha deciso di dedicare alcuni dei satelliti militari affinché, si muovano con orbite ellittiche allungate sul Venezuela, a un’altitudine di 39.700 km. Questi satelliti mantengono in osservazione permanente intere aree geografiche dell’America centro-meridionale. I satelliti utilizzati hanno un diametro di 2,7 mt, una lunghezza di 7 mt e una massa che varia dalle 5 alle 6 tonnellate. Sono inoltre muniti di motori a razzo, grazie ai quali, il centro di controllo può cambiarne la traiettoria in base alle esigenze di sorveglianza.
Quando il contingente militare russo giunse a Caracas, gli americani osservarono un cambiamento nell’orbita di diversi satelliti militari russi. Alcuni di questi oggetti, appartengono alla rete che monitora le emissioni elettromagnetiche dei veicoli da combattimento terrestri e navali statunitensi. Allo stesso tempo, posseggono un equipaggiamento radar in grado d’indicare le coordinate e il tipo di bersaglio nemico.
Altri satelliti fanno parte della rete che comprende i telescopi ad alta risoluzione del tipo a ricerca ottica o a infrarossi. Questi possono rilevare persino il lancio di missili Cruise da sottomarini statunitensi sommersi, seguirne il percorso e determinare i loro probabili bersagli.
Dunque, Mosca ha modificato i parametri orbitali di questi satelliti per controllare attività ostili nelle basi e sulle navi militari statunitensi, qualora gli USA vogliano invadere il Venezuela. Questo fatto senza precedenti, è un avvertimento che la Russia rivolge agli Stati Uniti, affinché desistano dai loro piani d’invasione della Repubblica Socialista Bolivariana.
Essendo il Canale di Panama controllato dalla Cina, gli Stati Uniti non possono trasportare le loro pesanti macchine da guerra attraverso questo e neppure via terra. Pertanto, i carri armati statunitensi saranno inviati nella base militare USA in Colombia, utilizzando navi da trasporto pesante, messe a disposizione dal Military Sealift Command (Comando Trasporto Marittimo Militare). Queste grandi navi da trasporto, circa 33, saranno seguite dai satelliti russi, partendo dalle fasi d’imbarco delle armi pesanti nei porti statunitensi e lungo tutto il percorso.
USNS Watson (T-AKR-310) la principale nave a rotaia di grandi dimensioni della sua classe. foto @navysite.de
Contabilità di guerra
Per una potenza imperialista come gli Stati Uniti, la guerra è un sistema economico che, come ogni attività commerciale, deve produrre profitto riducendo al minimo le perdite di armamenti. In base a questa logica, mentre per i militari caduti sono previste medaglie e riconoscimenti economici ai famigliari superstiti, la distruzione di costosissimi apparati bellici rappresentano una pesante perdita nel bilancio d’impresa.
Immagine illustrativa da @assop
Poniamo il caso che il Pentagono faccia una mossa falsa, l’affondamento di cinque navi della classe Watson da parte del Venezuela, significherebbe la perdita di 5 x 16.000 tonnellate di carico, equivalenti a due divisioni, parecchi carri armati e altri costosi armamenti pesanti.
Nella consapevolezza che per invadere il Venezuela sarebbero necessarie quattro divisioni statunitensi, gli USA hanno evidentemente lasciato fallire l’ennesimo golpe. Questo dimostra che l’ennesimo fallimento golpista da parte di un’opposizione composta da fantocci di Washington, è dovuto anche alla frustrazione degli USA in questo scacchiere geopolitico.
Mentre a Caracas si celebra la Festa del Lavoro e il golpe fallito, dobbiamo considerare che resta comunque determinante il popolo venezuelano. Si, senza di esso la rivoluzione non resisterebbe, un proletariato quello venezuelano, che tiene duro nonostante le illegali sanzioni statunitensi che lo strozzano, ma che pur affamato e provato, continua a lottare in difesa della Rivoluzione Bolivariana.