Vostok 2018: Cina e Russia preparano la difesa comune contro gli imperialisti

L’esercito cinese è probabilmente, a livello di effettivi, la più grande forza armata mondiale, ma è scarso in quanto a tecniche di guerra moderna, questo perché, non ha preso parte ad alcun conflitto dopo quello col Vietnam del 1979. Al contrario, la Russia, pur non raggiungendo un numero di militari vasto come quello di Pechino, possiede una grande esperienza di guerra.

Sulla base di questo assunto, riportato dal quotidiano South China Morning Post, la partecipazione all’esercitazione Vostok 2018 della Cina sarà “una rara opportunità di apprendimento”. Pechino parteciperà alle manovre, con 3.200 militari, 1.000 veicoli da combattimento e 30 aerei.
Alle manovre Vostok 2018, la Cina studierà tattica e strategie impiegate dalla Russia in Siria, quindi Mosca condividerà per la prima volta con un partner straniero, le sue esperienze militari maturate nei combattimenti contro ISIS, Al Qaeda e gli altri jihadisti addestrati e armati da Stati Uniti, Francia e partner NATO.

2013, nascono i Freedom Fighters (Combattenti per la Libertà) anti-Assad, fonte CNN

A tutti gli effetti, quella siriana è soprattutto una Proxy War, cioè una guerra per procura affidata a terroristi, atta a testare le capacità militari di Mosca, in preparazione dell’invasione di Russia e Cina. Si tratterà cioè di quella guerra a lungo agognata da Barack Obama e John McCaine, che lo ha preceduto e ora attende il peggior presidente della storia statunitense negli inferi, dov’è andato a preparargli un posto.

Russia e Cina sono completamente circondate: chi è l’aggressore?

La partecipazione della Cina alle manovre russe manderà un messaggio forte e chiaro a fronte dell’aggressività occidentalista. In sintesi queste esercitazioni saranno la risposta delle due potenze, ai piani di USA, NATO e Unione Europea, che prevedono la creazione di uno “Schengen militare” in previsione dell’invasione della Russia da occidente e della Cina da Oriente.

Il rafforzamento della cooperazione militare Sino-Russa, per entrambi i paesi, rappresenta la speranza di un forte deterrente contro l’aggressività del neoliberismo globale, che vorrebbe spingere gli imperialisti europei e statunitensi a una guerra nucleare che annienterebbe la maggioranza del popolo mondiale, ad esclusione, ovviamente, delle élite.

Luciano Bonazzi