#WikiLeaks La condanna globale all’arresto di Assange

Le figure internazionali si qualificano come una morsa sulla libertà di espressione dopo l'arresto di Assange. L’arresto di Julian Assange rappresenta l’ennesimo colpo contro l’informazione democratica foto @efe.com

Non solo tante persone comuni, ma anche diverse celebrità mondiali hanno espresso il loro sostegno al giornalista e fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, e chiedono la sua liberazione, dopo che oggi, giovedì, è stato arrestato all’interno dell’Ambasciata dell’Ecuador a Londra e trasferito a Scotland Yard.

Il presidente dell’Ecuador Lenin Moreno foto @voce.com.ve

L’arresto è avvenuto dopo che il presidente dell’Ecuador Lenin Moreno, gli ha revocato sia la concessione dell’asilo diplomatico che la cittadinanza ecuadoregna. Queste concessioni gli erano state riconosciute dall‘ex presidente Rafael Correa, che apprendendo la decisione presa dal suo successore ha commentato: “D’ora in poi, in tutto il mondo, la scelleratezza e il tradimento si potranno riassumere in due parole: Lenin Moreno”.

L’ex presidente ecuadoregno Rafael Correa foto @resistencia.cc

Tra i primi a deplorare l’arresto, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha accusato le autorità di Londra di “strangolare la libertà” e ha detto di sperare che i diritti del detenuto Julian Assange vengano rispettati. Anche la portavoce del Ministero degli Affari Esteri russo, Maria Zakharova, in seguito alla decisione del governo ecuadoriano, in questo caso ha parlato di libertà soffocata.
I diplomatici russi Maria Zakharova e Dmitry Peskov. foto archivio redazione

L’organizzazione WikiLeaks ha dichiarato ufficialmente che Assange è stato arrestato su richiesta degli Stati Uniti, che ne hanno chiesto l’estradizione. Gli statunitensi accusano il giornalista di aver cospirato in associazione con Chelsea Manning, attivista ed ex militare statunitense, svelando che la guerra in Iraq, venne scatenata basandosi su false prove, al solo scopo di deporre il legittimo presidente Saddam Hussein.

Anche il presidente boliviano Evo Morales ha espresso solidarietà ad Assange e ha dichiarato che viene perseguitato per aver svelato le violazioni dei diritti umani commesse dagli Stati Uniti: La nostra solidarietà va al fratello Julian Assange, braccato dal governo USA, per aver rivelato la verità sulle violazioni dei diritti umani, le uccisioni di civili e lo spionaggio contro paesi sovrani, Juan Evo Morales Ayma.

Pablo Iglesias, segretario generale del partito spagnolo Podemos, ha chiesto di liberare Assange: “Lo sfruttamento, l’ingiustizia e i privilegi dei potenti sono possibili solo perché sono basati sulla menzogna, ecco perché, se c’è qualcosa che il potere teme, in Spagna e nel mondo, è la verità”. L’europarlamentare socialista spagnolo, Javier Couso Permuy, ha definito vergognosa la decisione del presidente Moreno e ha chiesto l’immediata liberazione di Assange.

Edward Snowden, ex dipendente della Central Intelligence Agency (CIA) e della National Security Agency (NSA), ha affermato che l’arresto di Assange segna un “giorno nero nella storia della libertà di stampa”.

Julian Assange ha vinto decine di premi per il giornalismo, dal 2010, ogni anno è stato proposto per il Premio Nobel per la pace, riconoscimento che invece è stato assegnato a un criminale di guerra come l’ex presidente USA, Barack Hussein Obama.

Contro di lui si è scatenata la CIA, che attraverso il mainstream addomesticato, ha attuato una vergognosa campagna mediatica per disumanizzarlo, delegittimarlo e infine imprigionarlo, per il solo fatto fatto d’aver detto la verità, svelando il vero volto degli Stati Uniti d’America: una nazione canaglia!

 

Fonti: wikileaks.orgtelesurtv.net – oltre a tutti i link esterni inseriti nel testo.