#JohnMcCain morto: non è riuscito a far scoppiare la guerra contro la Russia


Uno dei più grandi guerrafondai della storia degli Stati Uniti e del mondo, ha lasciato la vita terrena. Il macellaio è morto senza potersi vendicare sul Vietnam, reo di essersi difeso dall’aggressione imperialista statunitense. Ma oggi la tristezza per la sua troppo tardiva dipartita, regna soprattutto tra i suoi amici jihadisti, che in Siria, molto presto andranno a unirsi a lui, direttamente all’inferno.

Il senatore John McCain è morto sabato 25 agosto alla tarda età di 81 anni, grazie a un tumore al cervello, nonostante probabilmente avesse stipulato un patto col diavolo in persona, in cambio della vittoria globale del capitalismo statunitense. Stranamente, questo singolare repubblicano, è stato l’anima nera dei democratici Barack Obama e Hillary Clinton. Ricordiamo che l’ex presidente statunitense è stato il più grande guerrafondaio della storia degli USA e che McCain, espressamente per lui, ha aperto sette fronti di guerra in otto anni.

Il senatore repubblicano è noto soprattutto per le sue critiche alla politica pacifista di Donald Trump e al suo possibilismo rispetto all’apertura del dialogo con la Russia. La segreteria del senatore McCain, nel comunicarne la dipartita ha diramato il seguente comunicato: “[Fino] alla sua morte, ha servito fedelmente gli Stati Uniti per sessant’anni”.

McCain con alcuni dei suoi pupilli.

Questo suo patriottismo assoluto, per il quale era disposto a qualsiasi eccesso, si basava sulla consapevolezza che gli Stati Uniti sono una nazione fallita e che almeno il 50% dei dollari stampati, non ha un controvalore in oro. Conscio di ciò, McCain fece di tutto per trovare nuove risorse a vantaggio degli USA e lo fece attraverso guerre create a tavolino e con l’utilizzo massiccio di False Flag.


Uno dei tanti False Flag: McCain fece compiere attacchi chimici veri o presunti ai jihadisti al soldo degli USA, dei quali incolpò il presidente siriano Bashar al-Assad.

Anche il presidente russo Vladimir Putin, intervistato dal regista americano Oiver Stone, pur con tono critico riconobbe che John McCain era totalmente votato alla propria causa. In pratica era un soggetto simile a certi personaggi che vediamo nei film hollywoodiani degli ultimi anni, in grado di compiere qualunque crimine in nome dell’interesse nazionale.

Il presidente Donald Trump ha inviato le proprie condoglianze alla famiglia del defunto col quale in vita aveva un rapporto conflittuale: “Le mie più sentite condoglianze e il mio rispetto per la famiglia del senatore John McCain. I nostri cuori e le nostre preghiere sono con te! “. L’ex presidente statunitense George W. Bush, ha definito John McCain un “uomo di profonda convinzione e patriota al massimo grado”.

Nei suoi piani di guerra, dopo Iraq, Siria, Libia, Iran, per John McCain doveva essere il turno di Cina e soprattutto Russia: purtroppo per lui, è morto prima di realizzare il suo sogno.

Luciano Bonazzi

Fonti: ANSA e tre anni di monitoraggio geopolitico, in condivisione con Stefano Orsi e Saker.it.