Bollettino del Ministero della Difesa Russo: le delegazioni ucraina e russa provano a trattare

Le delegazioni ucraina e russa sono arrivate oggi, lunedì 28 febbraio a Gomel, la seconda città della Bielorussia per i colloqui di pace. photo courtesy Xinua

Da qualche giorno, la censura occidentale blocca gran parte delle testate e siti russi, grazie ai quali potevamo fare raffronti con l’informazione occidentale e tentare di trovare la quadra. Per quanto i media occidentali incolpino Anonimus di aver hackerato i siti russi, a noi sembra che più che di un hackeraggio siamo di fronte a un blocco ordinato dall’occidente, al monopolio alle aziende del web, in pratica non vuole che la popolazione senta il suono dell’altra campana per farsi un’idea propria. Mentre media e social network vomitano odio russofobo, ignorando le 14.000 vittime ucraine di etnia russa trucidate dal 2014 a oggi, aggirando faticosamente il blocco, abbiamo qualche notizia su questa guerra, che vogliamo cessi al più presto. Il maggiore generale Igor Konashenkov, portavoce del Ministero della Difesa della Federazione Russa, ha reso noto che la Resistenza della Repubblica popolare di Lugansk, supportata dall’Armata Russa, dopo essere stati soggetti per anni a pulizia etnica da parte della Giunta di Kiev, stanno conducendo operazioni offensive di successo.

Finora hanno respinto gli squadroni nazisti di 23 chilometri e attualmente i partigiani hanno liberato gli insediamenti occupati dai miliziani di Kiev di Novaya Astrakhan e Borovenki.

Anche le unità di Resistenza della Repubblica popolare di Donetsk, proseguendo la loro offensiva, stanno completando la presa dell’importante città portuale di Mariupol. Negli insediamenti riconquistati dai partigiani del Donbass supportati dalle forze armate della Federazione Russa, dopo la cacciata dei miliziani nazisti la vita è tornata alla normalità. Gli ospedali e il trasporto pubblico funzionano regolarmente come la maggior parte delle amministrazioni locali, che in accordo con le forze di liberazione continuano ad applicare le leggi e ad assicurare l’ordine pubblico.

Donbass 2017, foto repertorio

Infine, il generale Konashenkov, ha ricordato i martiri del genocidio dei cittadini ucraini di etnia russa perpetrato nel silenzio dell’occidente negli ultimi otto anni: “La Russia non ha avviato le ostilità. La Russia le completa. Le azioni militari del regime a Kiev e la sistematica distruzione degli abitanti del Donbass sono andate avanti per 8 anni. Durante questa guerra sono morti più di 14mila persone, tra cui centinaia di bambini. Questo doveva finire. Era necessario porre fine alle infinite minacce del regime di Kiev contro i russofoni e la Russia lo farà”.

Tra i rifugiati russofoni a Rostov ci sono anche loro, si tratta di ragazzine fuggite da Glubokoe, un villaggio del Donbass presso Gorlovka, città martire dei nazisti di Kiev. Dal 2014 l’Associazione AASIB ha “adottato” i circa 200 bambini del villaggio con le loro famiglie. Per un aiuto concreto vai su ->> aasib.org/index.php

Al termine dell’articolo ricordiamo che gli invisibili sfollati ucraini di etnia russa rifugiatisi a Rostov in Russia, sono 90.000 tra cui oltre 30.000 bambini. Sarebbe bello se un giornalista Rai pagato coi nostri soldi, volesse fare una capatina a vedere anche quei profughi, gli assicuro che i cocktails serviti a Rostov, sono altrettanto buoni di quelli che trova sul terrazzo panoramico del Grand Hotel. Infatti, mentre egli da quel terrazzo documenta la guerra in mimetica e giubbotto antiproiettile, un attento osservatore può notare gli ospiti alle sue spalle, intenti a sorseggiare quello che sembra un gin tonic.

Col. Luciano Bonazzi