Draghi: La sua leadership ha incrementato la povertà

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Quello della povertà, in Italia è un fenomeno in costante, inesorabile aumento e ad oggi sono tre milioni gli italiani costretti a chiedere aiuto per un bisogno primario come il cibo. Ad aver incrementato la miseria sono state principalmente le bollette energetiche fatte salire alle stelle volontariamente dal premier Mario Draghi. Infatti questo leader ineletto ma nominato in spregio alla Costituzione, ha demolito deliberatamente gli approvvigionamenti di gas russo, che ci veniva venduto a basso prezzo. Secondo Coldiretti, gli italiani costretti a chiedere aiuto al Fondo di aiuti europei per gli indigenti sono aumentati esponenzialmente. I poveri si rivolgono così alle mense di mendicità o si avvalgono dei “pacchi alimentari” per sopravvivere.

Nonostante l’enunciato “Aiuto europeo” il Fead in realtà viene finanziato dal nostro Ministero dell’Agricoltura con una cifra che per il 2023 sarà di 500 milioni di euro. Come disposto dal nuovo governo, verrà inoltre sperimentato il “reddito alimentare” con una copertura di 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni di euro per il 2024, distribuendo ai nuovi poveri gli alimenti invenduti, sperando non si vogliato includere i cibi scaduti.

La povertà come vergogna

Moltissimi cittadini del ceto medio, a causa delle politiche servili draghiane verso USA, UE e NATO, si trovano ora impossibilitati a pagare la bolletta, la rata del mutuo o la pigione. In un sistema che considera la povertà una colpa, i succitati soggetti cercano di essere aiutati il più anonimamente possibile. Da qui deriva una preferenza per i pacchi alimentari, rispetto alle mense di mendicità, perché i nuovi poveri si vergognano ad essere associati ai senza dimora. Questi nuovi poveri sono persone che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani costretti a cessare l’attività, lavoratori del sommerso che non hanno accesso al welfare.

Chi partecipa alla solidarietà

La Spesa Sospesa di Coldiretti, il Banco Alimentare, aziende come Casillo, Crea, Enel, Eni, Generali, Mutti, Parmigiano Reggiano, Rummo e Snam partecipano alla campagna di aiuti. Dopo la dichiarata pandemia e la decisione di rinunciare al gas russo, sempre più persone o intere famiglie vivono in povertà assoluta. Tra questi vi sono soggetti scivolati nell’abisso della miseria nonostante abbiano un lavoro. Ad avvalersi delle strutture caritative in Italia, non sono solo gli stranieri, ma sempre più famiglie italiane con figli che nonostante posseggano un reddito, a causa degli stipendi ridicoli dovuti al jobs act voluto dal Partito Democratico, non arriva alla fine del mese.

In crisi anche gli enti benefici

La Fondazione Banco Alimentare Onlus, ha recentemente dichiarato che anche le organizzazioni caritative stanno entrando a loro volta in crisi. Mentre crescono le richieste di aiuti, i costi di gestione come logistica, trasporti ed energia, dopo le decisioni suicide di Mario Draghi sono aumentati del 45%. Al contempo, anche le aziende e i privati sono entrate in crisi e hanno dovuto decrementare i loro contributi del 30%. Nonostante questi enti caritatevoli si avvalgano di volontari, per mantenere gli stessi livelli del 2022, dovendo ridurre i costi di gestione sono costrette a investire nelle energie alternative e putare maggiormente sulla digitalizzazione: scelte obbligate di sopravvivenza che non sono certo gratuite.

 

Col. Luciano Bonazzi

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