#GuerraUsaRussia #Z Tagliato il gas a Regno Unito e Danimarca per morosità

Photo by twitter.com

In base alle nuove disposizioni introdotte dalla Russia, dettate dal furto del denaro russo depositato preso Gazprom da parte dell’Unione Europea, i clienti che entro oggi 31 maggio 2022 non hanno pagato la fornitura in rubli perderanno l’accesso alle forniture. Le prime nazioni a perdere l’accesso al gas, sono Bulgaria, Finlandia, Olanda e Polonia, proprio a causa del loro rifiuto di accettare il nuovo sistema di pagamento. A questi paesi dell’Unione Europea vanno ora ad aggiungersi Regno Unito e Danimarca, dopo che si sono rifiutate di pagare il gas secondo le nuove regole. Il decreto n. 172 del 31 marzo 2022 firmato dal Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, serve a evitare che le nazioni dell’Europa Occidentale si approprino indebitamente dell’importo dei pagamenti in euro o dollari, rubandolo di fatto come già è accaduto.

Quindi a partire da oggi, alla scadenza del termine di pagamento previsto dal contratto, stante il fatto che la Danimarca non ha pagato la sua bolletta del gas per il mese di aprile, viene dichiarata morosa. A questo proposito, Gazprom Export ha notificato all’Azienda danese Ørsted la sospensione delle forniture di gas dal 1 giugno 2022. Allo stesso modo, la multinazionale londinese Shell Energy Europe Limited, dopo aver ha notificato a Gazprom Export che non intende effettuare pagamenti in rubli, perderà la fornitura annuale di 1,2 miliardi di metri cubi. Anche in questo caso, non avendo ricevuto il pagamento da Shell Energy Europe, Gazprom Export ha dovuto tagliare la fornitura per morosità a partire da domani: ” …1 giugno 2022 fino al pagamento secondo la procedura prevista dal citato decreto”.

Le altre nazioni europee che come l’Italia, hanno aperto il conto denominato “K” presso l’istituto finanziario autorizzato Gazprombank, continueranno ad usufruire delle forniture regolari di gas. Relativamente a questo conto, va detto che non consente di sequestrare o stornare indebitamente i pagamenti da parte di un acquirente estero. L’acquirente straniero pagherà quindi il gas vendutogli dalla Russia, senza appropriarsene indebitamente com’è accaduto.

 

Col Luciano Bonazzi

Articoli precedenti QUI