Il falso mito dell’Africa culla dell’uomo


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Il falso mito dell’Africa culla dell’uomo

La teoria delle origini africane di tutte le varietà umane comincia a perdere credibilità. Infatti sempre più scienziati mettono in dubbio tale forzatura, dopo anni di ricerche, è stata fornita più d’una prova scientifica in tal senso.

Tra i tanti scienziati e ricercatori che rifiutano la teoria della genesi africana dell’umanità, questa è ormai certezza condivisa, esiste però un’autentico muro di gomma da parte di belle anime Radical-Chic, pretume triviale & co. Divulgatori scientifici di regime come Piero Angela, Alessandro Cecchi Paone e loro simili, eviteranno fino all’ultimo di fornire questa informazione: ovvero lo riveleranno solo se costretti!

Le nuove rivelazioni dei ricercatori del genoma umano, gli studi riguardanti il DNA mitocondriale e i cromosomi Y, non vengono divulgati alla stampa su iniziativa delle principali università internazionali. Una gran quantità del materiale di ricerca, giace così inutilmente negli archivi: la condizione alla quale siamo condannati, è quella d’esser tenuti nell’ignoranza. L’ignoranza nella quale siamo deliberatamente costretti, fa gioco a quanti portano avanti in modo criminale, vedi gli stati che compongono l’Unione Europea, la sostituzione etnica dei popoli europei tradizionali.

Lo storico australiano Greg Jefferys afferma che il mito della Genesi Africana, affonda le radici nelle inamovibili certezze accademiche degli anni ’90, atte a rimuovere il concetto di diversità tra le varietà umane. Quando Jefferys discusse la sua tesi di laurea, aveva incentrato buona parte delle sue ricerche escludendo la teoria convenzionale africana: ebbene, la sua tesi venne disapprovata!

Lo scheletro fossile di Lucy, manca delle estremità inferiori, ma secondo i ricercatori, le ossa delle gambe e il bacino dimostrerebbero che la stazione eretta 3,2 milioni di anni fa era acquisita.

Sempre secondo i teorici della genesi africana, grazie a questo frammento osseo rinvenuto in altri scavi, gli ominidi si muovevano quasi sempre in posizione eretta.

In base ai ritrovamenti delle prime due immagini, gli africanisti hanno ricostruito questa sorta di Gollum peloso: questa sarebbe Lucy, madre di tutta l’umanità! Alta un metro, pesava 25 kg. Lo smalto dei denti indica che si nutriva di cibi coriacei.

Nei primi anni ’90, furono i professori Alan C. Wilson e Rebecca L. Cann, accademici circondati da un’aura di esperti, a creare il mito della Madre Africana Ancestrale e furono sempre loro ad attribuire il nome di Eva alle ossa d’ominide rinvenute in Africa. Dopo queste autorevoli affermazioni, la loro convinzione divenne certezza assoluta pubblicamente acquisita: nessuno mise più in discussione tale teoria!
Gli autori di questa teoria erano sicuramente consapevoli del fatto, che la genealogia non è in alcun modo legata alla geografia e che il loro collocamento di Eva in Africa era una forzatura.

Una rivista scientifica del 2012, ha riesaminato la teoria dell’origine africana degli europei di tipo caucasico, alla luce degli scritti sulla Genealogia del DNA del russo Anatole A. Klyosov. Questo scienziato, è specializzato in chimica fisica, catalisi enzimatica e biochimica. Dal 1989 Klyosov vive negli Stati Uniti, dove ha elaborato enzimi applicabili ai farmaci antitumorali. Nel 2008 ha pubblicato la ricerca denominata “Out of Africa” basata sulla Genealogia del DNA, la sua ricerca, ovviamente, è stata accolta negativamente dal mondo scientifico tradizionale.
Anatole A. Klyosov, in uno studio col collega Igor L. Rozhanski, ha smentito categoricamente la genesi africana, dimostrando attraverso la misurazione genetica di 400 individui non africani, che vi erano differenze tra gli europoidi (caucasoidi) e gli africani. Riesaminando la teoria “Out of Africa” sull’origine degli europoidi, si è scoperto che le aplogruppi europoidi non derivano da tipi A o B africani, si tratta a tutti gli effetti di Non Africani, con forti differenze nelle sequenze del DNA.

Ovviamente, la comunità scientifica, annichilita da possibili accuse di razzismo, ha immediatamente bocciato immotivatamente i dati della teoria “Out of Africa”. È ovvio che in nessuna parte della ricerca si mette in discussione che la razza umana sia una sola, ma alle anime belle della Società Civile, sembra che la biodiversità sia una bestemmia. Ovviamente costoro non si rendono conto che, essere parte di un’unica “razza” composta da varie specie è ricchezza, non razzismo.

Un esempio di alcune tipologie della varietà che compone la razza umana

Ovviamente i Radical-Chic perseguono: l’omologazione, l’uomo unico, il pensiero unico. Grazie a neo-lib e neo-con, vorrebbero dunque farci vivere in non mondo piatto, monotono e con l’uomo ridotto a un automa del Nuovo Ordine Mondiale.

Luciano Bonazzi

Per approfondire: Klyosov A. & Rozhanskii, I. (2012). Re-examining the “Out of Africa” theory and the origins of europoids (causasoids) in light of DNA genealogy. Advances in antropology 2, 80-86.