Il quotidiano inglese The Telegraph riferisce che gli scienziati cinesi sperano di riuscire a creare una “mini biosfera” sul lato oscuro della Luna. Il micro abitat sarà composto da fiori e bachi da seta, affinché sostenendosi a vicenda, si adattino a un ambiente estremo come quello lunare.
La fotosintesi è il processo che sulla Terra, permette a un organismo di auto-produrre il cibo abbattendo la luce solare. Gli organismi in grado di produrre cibo attraverso la fotosintesi sono classificati come “autotrofi”, mentre quelli che consumano altri organismi per produrre il proprio cibo sono detti “eterotrofi”. I regni che comprendono organismi fotosintetici sono Monera, Protista e per l’appunto il Regno Plantae.
Xie Gengxin, capo progettista dell’esperimento ha dichiarato all’Agenzia Nuova Cina: “Sulla Luna vogliamo studiare la respirazione dei semi e la fotosintesi”. L’esperimento “biosfera” è il risultato della collaborazione tra 28 università cinesi coordinate dall’Università di Chongqing. Nella stessa intervista, a Liu Hanlong, vice presidente della Chongqing University è stato chiesto: “Perché la patata e l’arabetta?”
Liu – “Perché il periodo di crescita dell’arabetta è breve e facile da osservare, invece la patata potrebbe diventare una fonte importante di cibo per i futuri viaggiatori nello spazio. La nostra esperienza potrebbe aiutare ad accumulare conoscenza per costruire una base lunare e una residenza a lungo termine sulla luna”.
L’esperimento, avverrà all’interno di un cilindro in lega di alluminio da 0,8 litri e del peso di circa 3 chilogrammi. La luce solare infiltrandosi nel contenitore dovrebbe attivare il ciclo vitale, il tutto sarà intanto monitorato da piccole telecamere. I dati raccolti saranno poi trasmessi sulla Terra attraverso un complesso sistema di relè, ideato dai cinesi, stante la difficoltà di comunicare in assenza di una visione diretta col lato oscuro lunare.
In precedenza l’arabetta era stata coltivata nello spazio, per un esperimento sulla Stazione Spaziale Internazionale, nel corso del quale si osservarono le foglie delle piante muoversi seguendo la gravità della Luna. Resta aperta la questione di vedere se la pianta fiorita prospererà anche nel lato oscuro della Luna.
Intanto potremo consolarci pensando che nel sistema solare c’è vita… però ce l’ha messa l’uomo.
Fonti: Agenzia Nuova Cina e tutti i link esterni presenti nell’articolo