L’ambasciatore Saudita negli Stati Uniti “Per noi, colpire lo Yemen è come colpire la moglie”!
L’ambasciatore dell’Arabia Saudita negli Stati Uniti, Abdullah bin Faisal ha spiegato così la barbara aggressione Saudita contro lo Yemen, “come il marito che ha il diritto di colpire la moglie”, lo ha riferito il canale satellitare iraniano Alalam.
Alla domanda di un giornalista sull’uso di bombe a grappolo nella guerra contro lo Yemen, sollecitato a porre fine all’aggressione, Abdullah bin Faisal ha risposto senza vergogna: “Lei rinuncerebbe al suo diritto di battere sua moglie?”.
Intanto, secondo il quotidiano Al-Riyadh, le autorità saudite hanno arrestato dodici yemeniti Houthi sciiti nel sud dell’Arabia Saudita. I Sauditi hanno dichiarato che sono stati arrestati nell’ambito di una vasta campagna contro le violazioni di legge in Najran, oasi al confine con lo Yemen e un tempo abitata da cristiani che oggi sono come svaniti nel nulla.
Dal mese di marzo 2015, l’Arabia Saudita ha scatenato una guerra sanguinosa contro lo Yemen con il pretesto di combattere l’etnia Houthi, al momento i sauditi hanno ucciso 700.000 yemeniti, 35.000 sono stati feriti e più di tre milioni sono sfollati senza alcun paese che li accolga come profughi.
Luciano Bonazzi
Fonti>
-http://www.alalam.ir/
-http://egypttoday.it/
-http://reseauinternational.net/
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