#Midterms #Soros La marcia sugli USA degli Honduregni

Chi c'è dietro la carovana degli honduregni diretti negli Stati Uniti?Contestualmente alle elezioni di medio termine, ci chiediamo: Chi c’è dietro la marcia degli honduregni diretti negli Stati Uniti?

Tutto il mondo è stato informato della colonna umana che, lasciato l’Honduras, si sta dirigendo negli USA, guarda caso in concomitanza con le elezioni di metà mandato, che per il presidente Donald Trump, rappresentano un vero e proprio sondaggio. Cosa si cela dietro all’impulso di queste persone che marciano verso gli Stati Uniti a ridosso delle elezioni?

Pochi giorni or sono, il mainstream nostrano celebrava la fine della Grande Guerra, un conflitto al quale il nostro paese partecipò per “liberare”  l’Italia. Che si sia d’accordo o meno sul fatto che invadere territori austriaci sia stato un atto di liberazione, resta il fatto che da sempre gli stati difendono militarmente i propri confini. Va da se che quanto sta avvenendo è la marcia di un popolo che, pur possedendo una propria nazione, la abbandona per invaderne un’altra.

Soprattutto a partire dalla crisi economica globale del 2008, che più d’un esperto ritiene sia stata creata a tavolino, avvengono esodi di massa di popoli che abbandonano la propria “casa” e si auto invitano in quella altrui. Sembra che parte dell’umanità, abbia deciso di perdere il senso delle proprie radici, recidendole per trapiantarsi dove gli pare.

Tra la fine del 1800 e durante il 1900, le persone che espatriavano prima richiedevano il visto e poi si trasferivano in un’altra nazione. Giunte sul posto venivano sottoposte a quarantena per evitare di far entrare malattie infettive nel paese. Chi emigrava, partiva dietro invito di paesi sottopopolati, che poi collocavano i migranti in zone disabitate. Tutto avveniva legalmente, col consenso della nazione ospitante, nel rispetto della sovranità e delle leggi.

Tornando alla crisi del 2008 abbiamo visto che la speculazione globalista ha impoverito diversi stati, gettando nella miseria miliardi di persone. È a quel punto che entrarono in ballo organizzazioni come Open Society dello speculatore George Soros. Organismi di questo tipo, sono in grado d’influenzare tramite massicci finanziamenti, partiti, media, associazioni e denominazioni religiose. Molte delle entità finanziate, sono parte di quell’arcipelago utopistico “No Borders”, che persegue l’abolizione dei confini.

Laura Boldrini: Nell’era globale tutto si sposta e i migranti sono l’avanguardia del nostro futuro stile di vita.

Analizzando la propaganda del mainstream mediatico, i messaggi di Papa Francesco, del clero “progressista” e le dichiarazioni di potenti leader politici, vediamo che tutti noi siamo sottoposti a un bombardamento continuo. I messaggi, che sono atti a convincerci che i flussi siano inarrestabili e a inculcarci sensi di colpa, vengono massicciamente finanziati dai detentori del potere finanziario. Certamente, parte dei migrazionisti sono sinceramente convinti delle proprie idee, almeno lo speriamo, ma non si può dire lo stesso di chi trae profitto dalle loro convinzioni.

Appare chiaro, che la marcia degli honduregni a ridosso delle elezioni di midterm è rivolta direttamente contro Donald Trump. Ce lo suggerisce il fatto che, prima volta nella storia, Barak Obama, ex presidente statunitense legato a doppio filo a Soros, è sceso in campo contro il suo “Comandante in Capo”: per gli Stati Uniti è un fatto senza precedenti!

Ai nostri tempi, quando le masse proletarie erano vessate dai potenti facevano scoppiare una rivoluzione e cacciavano l’affamatore del popolo, oggi però viviamo in tempi nuovi. Le masse, invece d’insorgere, si sottopongono a un esodo disumano per andare in un’altra nazione. Questo nuovo approccio codardo di desistenza e fuga, per la razza umana è un’involuzione. Sembra che alcune fazioni dell’oligarchia finanziaria puntando a svuotare le nazioni dei loro abitanti, li utilizzino al contempo per destabilizzarne altre.

Nei giorni scorsi, nel bel mezzo della campagna elettorale statunitense, abbiamo visto recapitare improbabili lettere esplosive agli oppositori di Trump, una mistificazione per screditare il presidente. Contro il POTUS, si sono scatenati Obama, Hillary Clinton, la rete di informazione CNN e il New York Times.

La profezia nera di Soros: “Trump sparirà nel 2020 o pure prima” 

Patetici anche i cortigiani hollywoodiani dell’oligarchia finanziaria, Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, che hanno lanciato un patetico messaggio al corpo elettorale. Ebbene, a tutta questa pletora di nani e ballerine della fazione globalista capeggiata dal magnate George Soros, è andata male, perché il voto di midterms è andato esattamente come Trump sperava.

Trump dovrà fronteggiare l’emergenza degli honduregni.

Secondo l’intelligence USA, tutto ha avuto inizio a San Pedro Sula, città nel nord dell’Honduras. Le indagini sull’esodo rimandano a Facebook e a un post che diceva: “Una valanga di honduregni si prepara a fare una carovana negli Stati Uniti. Condividilo!”. Quel post ha poi ottenuto un’intensa copertura televisiva a partire da HCH, la tv più popolare dell’Honduras.

A partire da questi messaggi, diverse migliaia di persone si sono date appuntamento il 13 ottobre scorso, poi si sono messe in viaggio verso “il sogno americano”.

Luciano Bonazzi