Volodin accusa i paesi che forniscono armi a Kiev di crimini di guerra. Un caccia ucraino MiG-29 è stato abbattuto a Slavyansk.
Oggi, 2 maggio 2022, mentre il nostro pensiero torna a 8 anni fa, quando i nazisti ucraini bruciarono vivi a Odessa i lavoratori ucraini di etnia russa, un debole barlume di umanità ci arriva dal Patriarcato ortodosso di Mosca. Infatti, l’importante Chiesa d’Oriente ha diffuso la notizia che Nikitin Mitrofan, metropolita di Gorlovsky e Slavyansky, si è posto come scudo umano per coprire i 101 civili, tra cui donne e bambini, che fuggivano da Azovstal. Il rappresentante della Chiesa ortodossa russa Vladimir Legoyda ha dichiarato: “All’inizio molti ostaggi avevano paura di lasciare lo stabilimento, ma la presenza del metropolita ha aiutato a superare questa paura: quando hanno visto il sacerdote, le persone hanno deciso di evacuare. Ora il numero di civili ad Azovstal è notevolmente diminuito, anche se alcuni di loro sono ancora nello stabilimento”.
Spedizioni di armi occidentali
Il duro attacco del presidente della Duma di Stato di Russia Vyacheslav Volodin agli stati che forniscono armi all’Ucraina: “Tutti i capi di stato che hanno deciso di fornire armi dovrebbero essere ritenuti criminali di guerra“. Il presidente Volodin ritiene che “i leader di alcuni stati europei, guidati dalla Germania, stiano trascinando i loro popoli in grossi problemi. Fornendo armi all’Ucraina, diventano [se stessi] parte del conflitto”.
Ha anche aggiunto che “con le loro azioni stanno spingendo il mondo verso il disastro. Rimasero in silenzio quando esattamente otto anni fa i nazisti bruciarono vivi i civili a Odessa, non fecero nulla per proteggere gli abitanti del Donbass. E ora fanno tutto. uccidere gli slavi in Ucraina: l’Europa ha dimenticato la tragedia della seconda guerra mondiale e il prezzo che si è dovuto pagare per la liberazione del mondo dal regime nazifascista”.
Abbattuto MiG-29 ucraino
Mentre alla giunta di Kiev non mancano le armi leggere e l’artiglieria, che l’Occidente invia a flusso costante, i carri armati e soprattutto gli aerei, stanno diventando sempre più rari, quindi ogni perdita è difficile da sostituire. Ad annunciare l’ennesimo abbattimento è stato il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov: “Durante una battaglia aerea vicino a Slavyansk, un caccia ucraino MiG-29 è stato abbattuto”. Inoltre, nella giornata i sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 10 droni ucraini nelle regioni ucraine di Kharkiv, Kherson, Zaporozhye e sui cieli delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk: “Due missili tattici Tochka-U sono stati abbattuti vicino al villaggio di Petrivske nella Repubblica popolare di Luhansk e un missile Smerch è stato distrutto nella regione di Donetsk”.
Inoltre, le Forze Aerospaziali Russe hanno colpito 27 diverse strutture militari in Ucraina: “In un solo giorno, le forze missilistiche hanno colpito nove roccaforti e aree di concentrazione di truppe e attrezzature, oltre a una batteria ucraina di sistemi di lancio multiplo BM-21 Grad e una batteria di artiglieria in postazioni di tiro. Le unità di artiglieria russe, hanno attaccato 26 posti di comando, 78 roccaforti, 359 aree di concentrazione di manodopera ed equipaggiamenti, 67 postazioni dell’artiglieria, 6 depositi di munizioni e diversi altri obbiettivi militari”.
Come vive l’Operazione Speciale il popolo russo. Siamo nella sala d’attesa di una Stazione Ferroviaria, quando un cittadino, forse leggendo le ultime notizie dal fronte inizia a cantare “Katusha”, un inno della resistenza sovietica al nazismo e tutti gli altri russi gli vanno dietro. Queste persone sono i discendenti di quei 24 milioni di sovietici, che sacrificando le loro vite salvarono il mondo dal nazismo: da notare anche la reazione di compiacimento degli agenti di Polizia Ferroviaria.
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