Se-dicente assistente sociale derubava gli anziani

Photo courtesy by Sabine van Erp

 

È sempre triste dover trattare di persone ciniche e diaboliche, che senza vergogna approfittano delle vere vittime della società. Già, perché sono loro, gli anziani e i disabili le vittime inermi di, per così dire “persone”, prive di scrupoli che spesso la fanno franca grazie alla debolezza delle loro vittime. Non sempre però i colpevoli restano impuniti, come nel caso che trattiamo in questo articolo. Il luogo dove è stata finalmente arrestata questa criminale è la Sicilia, ma le sua truffe avvenivano in tutto lo stivale. La truffatrice è una donna 35enne, appartenente a una di quelle minoranze che, al contrario dei nostri anziani, le istituzioni tutelano. Questa truffatrice, invece di riservare le proprie attenzioni ai potenti, moralmente responsabili della sua condizione di nomade, preferiva colpire prede della fascia più debole della società.

Tra i reati contestati alla donna dalla Procura, figurano il furto aggravato in concorso, furto in abitazione aggravato e rapina aggravata. La donna è autrice di una lunghissima serie di truffe in tutta Italia. Nel suo collaudato modus operandi operava in complicità con altre donne per individuare gli anziani soli. Una volta contattate le vittime si presentava alla loro porta in qualità di assistente sociale incaricata di aiutarle nell’espletamento di pratiche burocratiche [Ad es. apertura di un profilo Spid obbligatorio…etc – ndr]. Poi, mentre la truffatrice distraeva l’anziana vittima fingendo di prodigarsi per lei, le complici ne rastrellavano silenziosamente l’abitazione rubando i beni della malcapitata preda.

E’ accaduto ovviamente che le vittime si accorgessero di essere state derubate anche molto tempo dopo, cosa che le faceva sprofondare in uno stato di prostrazione, aggiungendo disperazione alla loro condizione di solitudine. Generalmente quando leggiamo notizie come queste, le cose non vanno mai a buon fine, ma non in questo caso. Infatti la truffatrice è stata finalmente arrestata dai Carabinieri della Stazione di Belpasso su disposizione dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Messina. Ora la criminale arrestata sconterà la sua giusta pena di oltre 18 anni di reclusione, nel Carcere di Piazza Lanza a Catania.

Col. Capp. Luciano Bonazzi

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Notizia da carabinieri.it