#Moon Il risveglio della sonda cinese Chang’e-4

Pechino, 31 gennaio – Il rover e il lander della missione cinese sul lato oscuro della Luna, dopo la loro prima, lunga e gelida notte si sono “risvegliati” grazie al Sole. I delicati apparati hanno affrontato un periodo di 14 giorni di gelo estremo, durante il quale il nostro satellite era avvolto dalle tenebre.

L’Amministrazione spaziale nazionale cinese (CNSA), ha annunciato che i due elementi che compongono la sonda Chang’e-4, hanno superato brillantemente la prima fase notturna della missione. Grazie alla luce solare, il rover Yutu-2 (o Jade Rabbit-2), si è svegliato alle 8:00 di martedì 29, mentre il lander si è riacceso alle 20:39 di mercoledì 30 gennaio.

La sonda cinese Chang’e-4, lanciata l’8 dicembre 2018, il 3 gennaio scorso è atterrata sul cratere Von Karman, situato al polo sud del lato oscuro della Luna. Un giorno lunare equivale a 14 giorni terrestri e la notte ha la stessa lunghezza temporale. Nel corso della lunga notte, in assenza di luce solare, la sonda era passata in modalità “sonno” per risparmiare energia.

Sia il lander che il rover sono usciti autonomamente dalla modalità dormiente, grazie all’automatismo regolato in base all’angolo di elevazione del Sole. Secondo il comunicato della CNSA, una volta che i pannelli sono stati colpiti dalla luce solare, gli strumenti chiave del sistema, ricevendo energia, hanno ripreso a funzionare.
                           Architettura della missione, da The Planetary Society

Attualmente, il rover, Yutu-2 si trova a circa 18 metri a nord-ovest rispetto al lander e le trasmissioni tra la sala di controllo a terra e la sonda avvengono tramite il satellite a relè Queqiao (o Magpie Bridge).
                          Altro schema di trasmissione dei dati The Planetary Society

È risaputo che il ciclo di rivoluzione della luna è uguale a quello di rotazione e che il nostro satellite naturale mostra sempre lo stessa faccia alla Terra. “Il lato più lontano della luna ha caratteristiche uniche, e non è mai stato esplorato in loco, quindi Chang’e-4 potrebbe portarci risultati rivoluzionari”, ha detto Zou Yongliao, direttore della divisione esplorazione lunare e professore dell’Accademia cinese di Scienze.

Commentando le foto raccolte finora, Li Chunlai, vice direttore dell’Osservatorio nazionale astronomico della Cina e comandante in capo del sistema di terra di Chang’e-4 ha aggiunto: “Dal panorama, abbiamo visto che la sonda è circondata da molti piccoli crateri: davvero elettrizzante”. Il rover lunare Yutu-2 dovrà quindi affrontare sfide considerevoli per affrontare le cavità che ricoprono l’area di esplorazione, ma l’ovvia speranza è che vi siano custodite importanti scoperte.

I compiti scientifici della missione
, contemplano rilevazioni del terreno, dei minerali, della superficie lunare, la misurazione delle radiazioni e l’osservazione radio-astronomica a bassa frequenza.

Luciano Bonazzi

Fonti: en.people.cn e i link esterni contenuti nell’articolo

Articoli precedenti sull’argomento: