Caritas 2020: Insufficienti gli ammortizzatori sociali, colpiti soprattutto bambini, giovani e autonomi

Il Rapporto 2020 della Caritas italiana, evidenzia che a causa della pandemia i poveri sono passati dal 31% al 45%. Il tragico dato è scaturito confrontando il periodo maggio-settembre 2020, con quello del 2019. Infatti, le persone che si rivolgono ai centri diocesani e parrocchiali sono aumentate del 14%. A chiedere aiuto, in particolare sono le famiglie con minori, le donne e i giovani, che rappresentano la maggioranza col 52% rispetto al 47,9 % del 2019.

Tante sono anche le persone in età lavorativa, la Caritas quest’anno ha aiutato 2.073 “piccoli commercianti e lavoratori autonomi”, ai quali sono stati erogati sostegni economici specifici. In 136 diocesi sono stati attivati fondi dedicati, per aiutare i cittadini a pagare l’affitto, rate del mutuo, utenze, ecc. Attualmente le Caritas diocesane assistono 450mila persone, al 30% “nuovi poveri”, che soffrono per la prima il disagio da deprivazione economica. Tra gli assistiti prevalgono i disoccupati, le persone con impiego irregolare, i lavoratori dipendenti ancora vergognosamente in attesa della cassa integrazione ordinaria o in deroga e i lavoratori precari che non godono di ammortizzatori sociali.

Ammortizzatori Sociali insufficienti

 

Da mesi la Caritas si è messa a disposizione, per aiutare queste persone ad accedere ai sostegni pubblici previsti dai semi-fallimentari misure ‘Cura Italia’ e ‘Decreto Rilancio’. Tuttavia si segnala il paradosso di non potere raggiungere i più deboli. Da una rilevazione su un campione di 756 nuclei beneficiari della Caritas nei mesi di giugno-luglio 2020, il Rem (Reddito di emergenza) ha un tasso di accettazione delle domande basso, cioè al 30,2%. Secondo la Caritas la drammatica situazione di povertà è destinata a peggiorare per gli esclusi, soprattutto autonomi e minori, poiché il Covid-19 ha evidenziato “il carattere mutevole della povertà… nel nostro Paese”.

Dal Rapporto 2020 si evince che il Reddito di cittadinanza protegge chi è già incluso, ma esclude quanti potrebbero avere una possibilità di riprendersi dal temporaneo disagio. Soprattutto i lavoratori autonomi sono destinati al non uscire dalla povertà: “considerata l’assenza di un regime di tutela stabile in loro favore”. Dunque, in assenza di reali sostegni da parte del governo Giallo-Fucsia, chi vive a limite della soglia di povertà, se non si prenderanno iniziative mirate, diverrà definitivamente povero.

Luciano Bonazzi

Fonte: caritas.it