Codice Ratzinger: recensione dell’opera di Andrea Cionci sulle dimissioni di Papa Benedetto XVI

Questa che leggerete, se vi va, è la mia recensione che inviai su richiesta dell’autore al libro Codice Ratzinger:

Egregio dott. Andrea Cionci, quelle che seguono sono le mie riflessioni riguardo al suo libro Codice Ratzinger, un’opera che considero essenziale per capire cosa stia accadendo all’interno della Chiesa Cattolica.

Da qualche decennio, presumo dopo il crollo dell’Unione Sovietica, il mondo e direi soprattutto la società occidentale, ha subito una drastica trasformazione. Non è solo una questione di cambio dall’era analogica a quella odierna digitale, ma anche di nuovi concetti impensabili fino a qualche anno fa. Oggi a essere messi in discussione in occidente sono la famiglia quale cellula della società, l’identità sessuale, i confini delle nazioni, il denaro e ovviamente la religione, ma ovviamente l’elenco sarebbe ancor più lungo. Da decenni sono in atto cambiamenti, che soprattutto in occidente, coinvolgono la sfera intima degli individui, compresa la spiritualità sia individuale che delle masse. Non è un segreto che anche in occidente esistano oligarchi esattamente come in Russia, però quelli che dominano la nostra società sono ben più “antichi” e consolidati dei loro.

Non sto parlando di strampalate teorie su un complotto “demo-pluto-giudaico-massonico, ma di organizzazioni e pensatoi politico-sociali, ovvero laboratori Think Tank tangibili con mano, che hanno il compito di formare i nostri dirigenti. Ecco dunque che organizzazioni come WEF, Bilderberg, Trilateral, Aspen, Fabian, sostengono esplicitamente molti dei politici che ci amministrano. Queste oligarchie e le multinazionali occidentali, sono dietro a tutti i cambiamenti in atto da decenni, e hanno bisogno di opinion leader che sostengono i cambiamenti che esse vogliono imporci. Compito dei nostri dirigenti è far si che le masse accettino con accondiscendenza tutti gli stravolgimenti sociali in atto. Detto ciò, è ovvio che se il leader a capo della più importante e numerosa Chiesa Cristiana, non si adegua a veicolare una certa narrazione, questi deve essere rimosso e sostituito.

Ovviamente la leadership Ratzingeriana, legata a un cristianesimo basato sulla spiritualità non poteva essere favorevole al superamento dei confini nazionali, al meticciamento, all’aborto, alla cultura gender, alla green economy etc, doveva quindi essere rimossa perché intralciava i mercati. A Ratzinger è succeduto un papa Bergoglio che propone un Cristianesimo senza santità, dove l’Ente passa in secondo piano e una Chiesa Cattolica trasformata in un ente di volontariato sociale. Non che le istanze sociali siano sbagliate, anzi, fanno parte del messaggio di Gesù, ma lo scopo principale di noi cristiani era e resta quello di portare al mondo la conoscenza dei propositi di Dio per l’umanità. Ecco perché il libro Codice Ratzinger di Andrea Cionci, edito per i tipi di ByoBlu, è un valido strumento di conoscenza per capire cosa sia successo nel febbraio 2013, quando papa Benedetto XVI si dimise improvvisamente e inspiegabilmente. Ricordiamo che quell’epoca era dominata dal presidente USA Barack Obama, affiancato da Hillary Clinton in qualità di segretario di stato. Sotto il dominio di quel binomio, globalizzazione e neoliberismo impazzavano e quando costoro volevano far tabula rasa di uno stato, usavano indifferentemente le armi o l’economia.

Quindi accadde che la Banca Vaticana venne esclusa dal circuito di pagamenti bancari SWIFT, esattamente come gli USA facevano con gli stati da essi giudicati terroristi. Stranamente, quando poi Ratzinger diede le dimissioni, il sistema Swift venne ripristinato. Successivamente Benedetto divenne “Papa Emerito”, carica inesistente dal punto di vista giuridico, anomalia che attrasse l’attenzione del dott. Cionci e di alcuni sacerdoti, teologi e canonisti. Non solo il dott. Cionci, ma anche fra Brugnolo, l’odiatissimo don Minutella e altri sacerdoti, teologi e latinisti, analizzando la Declaratio delle dimissioni di papa Ratzinger scoprirono che questa era zeppa, non già di semplici refusi, ma di  errori e imperfezioni di sintassi. Già questo fatto di per sé, andrebbe a invalidare le dimissioni, perché secondo il canone, queste non devono contenere errori.

Inoltre, da nove anni Benedetto XVI continua a vestire di bianco e se interrogato risponde che il papa è uno solo, senza però specificare chi sia tra Lui e Bergoglio. Tutte congetture? Errori casuali? Banalità? In risposta a queste e altre domande, il dott. Cionci ha ipotizzato, anzi diciamo pure scoperto, un raffinato codice di comunicazione utilizzato da Papa Benedetto. Tramite questo codice, papa Ratzinger comunica ai cattolici, ma più in generale a noi cristiani, che la sede è sì impedita, ma che il Vicario di Cristo continua a essere Lui. Lo confermano incontrovertibilmente i fatti che Papa Benedetto continui a vivere in Vaticano indossando la talare bianca e altri dati che il dott. Cionci illustra nei suoi articoli e che scoprirete leggendo, anzi studiando il suo libro, Codice Ratzinger.

L’opera di Andrea Cionci è fondamentale sia per chi è direttamente interessato alla fede Cattolica in quanto fedele, che ai cristiani in generale, anche protestanti come il sottoscritto, certi che da millenni il cristianesimo s’irradia da Roma. Può essere altrettanto importante leggere la vicenda delle dimissioni, per capire dove va il mondo, soprattutto in questo momento di guerra per procura tra l’Occidente a trazione statunitense e una Russia con alle spalle i paesi BRICS+, ansiosi di scrollarsi dal giogo di Washington. Un’ultima osservazione retorica: sarà un caso che nei giorni scorsi, la Casa Bianca abbia creato un default artificiale e bloccato lo Swift alla Russia in quanto nazione?

 

Col. Luciano Bonazzi, Orizzonti Geopolitici