Francesco ed Emmanuel: il nemico del mio nemico è mio amico

Il trionfo dell’ipocrisia dello strano Papa e del Napoleoncino da strapazzo.

Negli ultimi giorni, il presidente Emmanuel Macron, ha vomitato ogni genere d’insulto contro il nostro esecutivo. Siamo stati descritti con gli appellativi “Vomitevoli e Lebbrosi”. Inoltre, dopo che il premier Conte aveva indicato quale soluzione della crisi migratoria la redistribuzione dei migranti in tutti gli stati europei, Macron ha risposto che Parigi non accetta lezioni da Roma.

È ovvio che il nuovo governo non piace a tutti, ma innegabilmente rappresenta oltre il 60% della popolazione italiana. Se poi si leggono anche trasversalmente i sondaggi sul gradimento dell’esecutivo, si raggiungono cifre bulgare, con punte di oltre il 70%. Qualche giorno fa, alcuni rappresentanti del governo Conte, avevano manifestato l’intenzione d’incontrare il Papa, ebbene, da oltre Tevere furono informati che al momento non se ne vedeva l’urgenza.

Se per il Vaticano non era necessario incontrare il nuovo esecutivo, prendiamo atto che il 26 giugno, il più acerrimo nemico dell’Italia, è stato accolto da Papa Francesco con tutti gli onori. Jorge Bergoglio, incontrando il Presidente anti-italiano Emmanuel Macron, dopo un colloquio privato di un’ora, gli ha regalato un medaglione di San Martino che dona il mantello al povero infreddolito, spiegando al presidente francese: “È una medaglia realizzata da un artista romano del secolo scorso, ritrae San Martino e vuole sottolineare la vocazione dei governanti in aiuto dei poveri: tutti siamo poveri”.

Oltre al medaglione, il Pontefice ha donato a Macron i suoi documenti Evangelii gaudium, Laudato Si’, Amoris Laetitia, Gaudete et exsultate e l’ultimo Messaggio per la Giornata mondiale della pace, che siamo certi Macron divorerà appassionatamente. Da parte sua, il presidente francese ha regalato al Papa, un’edizione storica del libro di Georges Bernanos “Diario di un curato di campagna” che il Papa ha detto d’aver letto molte volte. A quanto pare, Macron e Bergoglio s’identificherebbero nel Curato d’Ars, un sant’uomo che si toglieva il pane di bocca per darlo ai parrocchiani poveri: ridicoli!

Ricordiamo che il milionario Emanuel Macron è uomo della Rothschild & Cie Banque e membro della società segreta Bilderberg. Come sappiamo è sposato con Brigitte Trogneux, sua ex-insegnante di liceo di Amiens, con la quale, lui sedicenne, aveva intrecciato una liaison. La professoressa Brigitte divenne sua moglie nel 2007, dopo aver divorziato dal precedente marito, il banchiere André Louis Auzière, dal quale ha avuto tre figli, ed è nonna di sette nipoti.

Il presidente ipocrita, non va dimenticato, è moralmente responsabile della morte di una migrante africana malata e incinta. Nel marzo scorso, la donna, venne respinta dai francesi, proprio in base alle nuove direttive di Macron, soccorsa sulle Alpi dagli italiani, morì in un ospedale di Torino. A questo va aggiunto il respingimento di bambini africani a Ventimiglia e il rifiuto del presidente di accogliere circa 60.000 migranti, in base alle quote di assegnazione concordate in Europa.

Sullo strano papa non ci dilungheremo troppo, anche perché essendo noi protestanti, non vorremo toccare la sensibilità di alcuni lettori. Vantiamo diversi amici cattolici pro Woitila e Ratzinger, oltre a cristiani ortodossi, che sono critici verso Papa Bergoglio e mettono in discussione la sua elezione al soglio pontificio. Da parte nostra rileviamo che questo Pontefice è decisamente globalista e piace a chi in una chiesa non ha mai messo piede e mai lo metterà: il che non è un buon viatico.

Luciano Bonazzi