#Handimatica2020 Un altro passo verso l’inclusione: gli esami ICDL in remoto

 

Anche prima della pandemia, molti di noi accarezzavano il sogno di poter studiare e sostenere esami online. Questa possibilità non interessava solo i disabili, ma più in generale quanti, impegnati in un’attività lavorativa a tempo pieno, faticavano a conciliare studio in presenza e lavoro. Nel seminario webinar (online da remoto) di giovedì 26 novembre, in poco più di due ore abbiamo appreso come farlo.

Il responsabile Asphi Giuseppe Persiani dopo il preambolo d’apertura, ha introdotto Carlo Tiberti, responsabile ICDL AICA. Tiberti ha spiegato come fin dall’inizio della pandemia, l’Associazione AICA, ha dovuto intensificare il proprio lavoro per offrire agli utenti il supporto necessario per conseguire la Certificazione atta a ottenere la Patente Europea del Computer e delle Competenze Digitali (ICDL), che consente di sostenere esami scolastici a distanza, nel rispetto degli standard rigorosi richiesti.

 

Descrivendo i risultati fin qui conseguiti, Tiberti ha spiegato come, anche durante il lockdown, AICA sia riuscita a offrire questa opportunità alle persone disabili. Aiutandosi con apposite slide, ha sottolineato che il servizio offerto agli esaminandi, rendeva necessario l’utilizzo di diverse applicazioni indispensabili per interagire con gli esaminatori. Nell’utilizzo di questi supporti, talvolta si sono riscontrati problemi di accessibilità, che hanno richiesto l’individuazione di modalità e strumenti alternativi: ed è proprio per superare queste difficoltà, che Aica e Asphi hanno creato un apposito sodalizio.

 

Dopo Tiberti, sono intervenuti Pasquale Lombardo e Danilo Zavaroni di Asphi, che hanno messo in evidenza le difficoltà incontrate dalle persone disabili durante l’esame da remoto, che ha richiesto uno sforzo per individuare le soluzioni. Per fare un esempio, uno degli ostacoli incontrati durante l’esame, è rappresentato dagli schermi in modalità “touch” richiesti, che però mettono in difficoltà le persone ipovedenti e non vedenti. Ad ogni modo, anche Lombardo e Zavaroni, hanno lamentato la disfunzionalità di alcuni supporti.

Tra i vari problemi, vi è anche quello dei supporti utilizzati dai disabili in sede d’esame da remoto e quello dei conflitti che si verificano tra i diversi programmi, non sempre compatibili. Problemi si sono verificati sia per gli strumenti per ipovedenti che per persone non udenti. Inoltre i relatori, pur non dando cifre, hanno sottolineato i costi piuttosto elevati di alcuni supporti fondamentali.

Da questa conferenza è emerso chiaramente che anche in piena emergenza, Asphi ha garantito il diritto allo studio alle persone fragili e facilmente soggette all’emarginazione sociale.

Luciano Bonazzi