Il parlamento ucraino lamenta la caccia a bambini, donne e disabili entrati nell’UE

Foto repertorio, courtesy scottishsun

 

Non c’è fine al peggio, si consideri che nel 2021, prima della guerra in Ucraina, la Commissione Europea, denunciava che nell’UE scomparvero circa 250.000 bambini, probabili vittime della rete pedofila occidentale. Oggi, mentre infuria la guerra tra Russia e Ucraina, nella triste colonna di profughi che affluiscono nell’Unione Europea, si è scatenata la caccia ai bambini, ma anche alle donne e disabili ucraini. A lanciare l’allarme la commissaria per i diritti umani della Verkhovna Rada di Kiev Lyudmila Denisova, che ha sollecitato i paesi UE ad adottare misure atte a contrastare la tratta di profughi ucraini.

Secondo quanto ha riferito la signora Denisova, nell’ondata migratoria dall’Ucraina verso l’Unione Europea vi è: “il rischio che questi cadano vittime della tratta di esseri umani, le donne, i bambini e le persone disabili sono ora particolarmente vulnerabili. Nei paesi europei sono in aumento dei casi di sfruttamento lavorativo e sessuale, l’uso forzato delle persone, in particolare dei bambini”. Stando alle segnalazioni, nella città polacca di Lublino, gruppi di persone che si fingono “volontari”, si aggirano nei centri profughi con il pretesto di offrire aiuto, cercano di attirare i profughi ucraini sui loro automezzi. Nel caso delle donne si tratta sicuramente di protettori che cercano di procurarsi donne per farle prostituire, mentre i gruppi etnici dediti alla mendicità, cercano di accaparrarsi i disabili per metterli a mendicare nelle nostre città. Nel caso dei bambini, vi sono individui più o meno organizzati appartenenti alla rete pedofila occidentale, a caccia di piccole prede sulle quali sfogare i loro sordini appetiti.

In risposta ai timori sollevati dalla funzionaria ucraina, il difensore civico della Commissione europea ha promesso che attiverà una rete di coordinatori anti-tratta: “Esorto i paesi europei ad adottare misure per prevenire le violazioni della Convenzione del Consiglio d’Europa sulle misure per combattere la tratta di esseri umani, che escluderà la possibilità che i cittadini ucraini cadano in tali situazioni. È particolarmente necessario migliorare i controlli alle frontiere per proteggere i bambini, compresi quelli non accompagnati”.

Col. Capp. Luciano Bonazzi

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