Operazione Speciale, 26 marzo: Distrutto sistema antiaereo ucraino. Nazisti di Kiev assediati all’Azovstal. Altri 16mila si rifugiano in Russia

Photo courtesy: Eric Romanenko

Il ministero della Difesa russo ha annunciato la distruzione di un complesso antiaereo ucraino Buk presso Kiev, grazie a un attacco del sistema Iskander: “Durante una ricognizione del sistema missilistico antiaereo Buk delle forze armate ucraine, il complesso tattico-operativo Iskander, utilizzando un veicolo aereo senza pilota, ha distrutto il sistema missilistico di difesa aerea di Kiev con un colpo preciso sul bersaglio”. Intanto le forze Partigiane della Repubblica popolare di Donetsk, stanno tenendo sotto assedio un grosso manipolo di nazisti ucraini armato fino ai denti, anche con armi italiane. Commentando la notizia, il rappresentante della Resistenza di Donetsk ha spiegato: “A Mariupol, un gruppo di nazisti ucraini è stato scacciato dalle zone residenziali e bloccato nell’area dello stabilimento Azovstal iron.

Questo stabilimento è uno dei più in Ucraina, specializzato nella lavorazione dell’acciaio e famoso per le sue mietitrebbie. Basurin ha aggiunto che in questa giornata, durante l’evacuazione di 183 civili, tra cui 50 bambini da Mariupol, sono stati uccisi sei partigiani della Repubblica popolare di Donetsk e 22 di loro sono rimasti feriti dai cecchini nazisti di Kiev. L’ufficio di rappresentanza della Repubblica popolare di Donetsk (DPR) presso il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento del regime di cessate il fuoco dell’OSCE (JCCC) ha riferito che dodici civili sono stati feriti durante le ostilità a Mariupol: “Abbiamo ricevuto informazioni dal ministero della Salute della DPR sul ferimento di dodici civili, tra cui quattro bambini, nella parte liberata dai nazisti di Mariupol”.

I profughi invisibili

Continua il flusso dei profughi invisibili, ignorato dai media occidentali in fuga dai nazisti di Kiev e diretti nella regione di Rostov in Russia. L’Ufficio Stampa del dipartimento di frontiera dell’FSB (l’intelligence russa)) ha reso noto che in un sol giorno a Rostov sono giunti sedicimila rifugiati: “Nelle ultime 24 ore, circa 16mila cittadini ucraini hanno attraversato il confine per entrare in Russia, attraverso i corridoi umanitari situati nella regione di Rostov”. Nei due giorni precedenti, il ​​flusso dei profughi era di 15mila persone al giorno, che hanno dovuto abbandonare le Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk a causa della caccia al russofono portata avanti dalle milizie naziste ucraine a partire dal 2014 e incrementata massicciamente nell’ultimo mese.

L’esodo di questi profughi invisibili ai media occidentali ha subito un aumento a partire dal 18 febbraio 2022, cioè prima dell’Operazione Speciale russa in Ucraina.

Col. Luciano Bonazzi

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