#NagornoKarabakh Ultimo aggiornamento dal fronte, le parole di #Putin al Club di Valdai

Giovedì 22 ottobre, Artsakh Vahram Poghosyan, portavoce del presidente dell’Artsakh, dichiarava che il loro piccolo Esercito di Difesa aveva intrapreso un’aspra offensiva presso il villaggio di Shekher e a Jivan nella regione di Martuni. Le azioni militari stanno continuando anche in queste ore, lungo l’intera linea di contatto tra il Nagorno Karabakh e l’Azerbaijan. Sul suo proprio profilo social, Poghosyan scriveva: “Al momento l’esercito di difesa sta conducendo aspri combattimenti vicino ai villaggi di Shekher e a Jivan nella regione di Martuni. Il nemico subisce grandi perdite [nelle sue fila]”.

Venerdì 23 ottobre ore 05:35: Diverse battaglie localizzate continuano lungo tutto il fronte del Karabakh, il ministero della Difesa del Karabakh, le ha definite “operazioni per identificare e distruggere gruppi di sabotaggio, costituiti da terroristi”. foto aysor.am

Putin prende posizione con prudenza

Durante la sessione del Club di Valdai, inaspettatamente ma con prudenza, il Presidente della Russia Vladimir Putin si è espresso sulle responsabilità del conflitto, prendendo posizione nella ridda di accuse e controaccuse tra le due parti: “Questo conflitto è iniziato non solo come conflitto interstatale e lotta per i territori, ma con il confronto etnico. Sfortunatamente, è un dato di fatto che crimini crudeli sono stati commessi contro il popolo armeno a Sumgait e nel Nagorno Karabakh. Dobbiamo prenderlo in considerazione, in generale”. Dunque, il presidente Putin ha espresso per la prima volta il parere che molti, armeni e osservatori, sostengono da tempo.

In pratica, la secessione del Nagorno Karabakh nel 1994, fu conseguenza di crimini contro l’etnia armena. L’intero conflitto di ieri e di oggi tra gli armeni e gli azeri, si caratterizza per gli scontri etnici e i crimini contro il popolo armeno. Questa dichiarazione di Vladimir Putin assume particolare importanza, perché è stata fatta nella sessione del Club di Valdai, prestigioso forum di discussione dei paesi dell’area euroasiatica. Nella stessa sede, il Presidente della Russia, ha espresso il proprio rammarico per le circa 5.000 vittime di entrambe le parti, sottolineando che queste sono il risultato dell’attuale inusitata escalation.

Putin ha inoltre auspicato che tutte le parti del conflitto cerchino la soluzione del conflitto e che la Russia persegue questo obbiettivo. Inoltre ha aggiunto che vuole assolutamente proporre concessioni reciproche, per risolvere la questione del Karabakh e in tal senso ha detto d’aver avviato colloqui con il primo ministro armeno Nikol Pashinyan.

Infine, il presidente russo ha concluso il suo intervento, esprimendo la speranza che durante i prossimi negoziati di Washington, i colleghi americani agiscano in collaborazione con la Russia.

Luciano Bonazzi

Fonti: aysor.am oltre ai link esterni inseriti

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