#UcrainaRussia #NatoExit Gli operai di Pisa si rifiutano di caricare armi destinate a Kiev sui voli di morte mascherati da aiuti umanitari


I lavoratori dell’aeroporto civile Galileo Galilei di Pisa hanno denunciato un fatto gravissimo e incostituzionale. Dai magazzini siti presso lo scalo partono falsi voli “umanitari”, che invece di cibo, medicine e altri beni utili per le popolazioni ucraine, vengono inviate armi. A rendersi conto del grave crimine lesivo delle leggi umanitarie sono stati i lavoratori aeroportuali addetti alle operazioni di carico e scarico dei velivoli. In particolare lo ha scoperto un gruppo di incaricati, che giunti sotto un aereo da caricare, si sono resi conto di trovarsi davanti casse piene di armi, munizioni ed esplosivi. Di fronte all’abominevole, amara realtà, i lavoratori hanno avuto conferma che il governo italiano vuole riscaldare ulteriormente il clima dello scontro bellico, invece di disinnescare l’escalation.

Gli onesti lavoratori, memori del fatto che l’Articolo 11 della nostra Costituzione recita esattamente: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. Gli operatori aeroportuali, presa contezza della grave violazione alla Carta Costituzionale, a quel punto si sono rifiutati di caricare l’aero-cargo illegale e tramite i loro rappresentanti sindacali hanno chiesto:

  1. alle strutture di controllo del traffico aereo dell’aeroporto civile di bloccare immediatamente questi voli di morte mascherati da aiuti “umanitari”;
  2. ai lavoratori di continuare a rifiutarsi di caricare armi ed esplosivi che vanno ad alimentare una spirale di guerra, che potremo fermare solo con un immediato cessate il fuoco e il rilancio di dialoghi di pace;
  3. alla cittadinanza di partecipare alla manifestazione di sabato 19 marzo di fronte all’aeroporto Galilei (ore 15) sulla parola d’ordine “Dalla Toscana ponti di pace, non voli di guerra!”.

Questi voli di morte camuffati da aiuti “umanitari” partendo dall’Italia atterrano dapprima nelle basi USA/NATO in Polonia e altri paesi confinanti l’Ucraina. Poi i carichi vengono trasferiti in Ucraina, dove peraltro causano la morte dei lavoratori addetti allo scarico che lavorano dentro le basi militari colpite dagli attacchi aerei. Per questi motivi, i sindacati e in particolare l’USB di Pisa, hanno indetto una manifestazione per sabato 19 marzo alle ore ore 15, di fronte all’aeroporto Galilei.

Col. Luciano Bonazzi

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