#UcrainaRussia #Russofobia Vittime vere e presunte nei due minuti d’odio quotidiano. Mosca porterà a casa Astronauta USA

Astronauta statunitense vittima delle sanzioni suicide volute degli oligarchi occidentali. Roscosmos ha assicurato che riporterà il cosmonauta  sulla Terra, illustrazione geopolitica.ru

 

Fin dall’inizio, il conflitto russo-ucraino, ha scatenato una serie di azioni sanzionatorie, comminate alla Russia dall’occidente. Ad esempio, tra le sanzioni compulsive, adottate senza usare la ragione e lesive per l’economia emiliana e italiana, vi sarebbe quella della Casa automobilistica Ferrari, di non vendere più le proprie auto in Russia. Un’altra decisione presa senza ragionare, è stata quella di far uscire l’industria spaziale occidentale, dalle missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Decisione ammirevole? No, diremo piuttosto sconsiderata, visto che a bordo dell’ISS si trova anche l’astronauta statunitense Mark Vande Hay, che in ossequio alle decisioni occidentali sarebbe dovuto rimanere nello spazio, ostaggio della schizofrenia USA-NATO, che rispondono ai desiderata degli oligarchi occidentali.

In ogni situazione bellica della storia, anche durante il genocidio dei nativi americani che mieté oltre 100 milioni di vittime, la diplomazia ha cercato di funzionare. Il mantenimento di rapporti col nemico, dovrebbe essere condotto con tatto, poiché rapportandosi con la controparte in maniera aggressiva, irrispettosa, offensiva, come fanno gli Stati Uniti, non si costruisce nulla. Tutto ciò lo testimonia la guerra in Ucraina, che forse si poteva evitare, prendendo in considerazione le proposte del Presidente Putin per pacificare l’Europa, al quale gli USA risposero con frasi sprezzanti e offese cocenti. Lo stesso sta accadendo col ministro degli esteri cinese Wang Yi che si è proposto come mediatore per risolvere la crisi ucraina, al quale gli Stati Uniti hanno rivolto minacce se la Cina assisterà il commercio della Russia.

 

Insomma, questi sono i fatti, e mentre l’occidente organizza simposi e la solita campagna di demonizzazione dell’avversario, dando a ogni occidentale i suoi due minuti d’odio quotidiano di orwelliana memoria, la vita reale prosegue. In Ucraina la popolazione civile usata come scudo umano dalla Giunta Nazista di Kiev muore e muoiono anche i giovani russi mandati a combattere per denazificare il paese. Inoltre siamo innondati da presunte stragi di civili e bambini, che l’occhio attento di analisti di grande spessore come il tovarish Stefano Orsi ha smascherato rivelando i retroscena della finta bomba sull’ospedale pediatrico, il cui video Qualcosa non torna Ospedale di Mariupol è visibile cliccando QUI, le cui presunte vittime fortunatamente sono illese: probabile segno di una messinscena realizzata dall’esercito regolare e noi dai battaglioni nazisti.

Ma c’è qualcuno a 400 km sopra le nostre teste che rischia di rimanere a tempo indeterminato nello spazio a causa della cocciutaggine di politici ostaggi dei cinici oligarchi occidentali. La vittima sacrificale in questione è l’astronauta statunitense Vande Hai, che nessun paese occidentale, USA in testa, si preoccupa di riportare sulla Terra dalla Stazione ISS. In precedenza, i media americani avevano segnalato che le sanzioni statunitensi imposte contro l’industria spaziale e missilistica russa, potevano creare problemi al rientro del cosmonauta Vande Hai. Visto il generale disinteresse dell’occidente sul destino dell’astronauta, il servizio stampa di Roscosmos ha annunciato che riporterà a casa a spese della Federazione Russa: “L’astronauta americano Mark Vande Hei tornerà sulla Terra a bordo della navicella spaziale russa Soyuz MS-19, insieme ad Anton Shkaplerov e Petr Dubrov”.

L’Agenzia spaziale russa Roskosmos ha infine precisato che nella sua lunga attività non ha mai dato motivo di dubitare della sua affidabilità come partner: “Il lavoro sicuro dell’equipaggio nell’orbita della ISS è una priorità assoluta per noi”. L’ufficio stampa ha infine che l’atterraggio della navicella spaziale è previsto per il prossimo 30 marzo alle 14:26 ora di Mosca.

Col. Luciano Bonazzi

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