#Z #OperazioneSpeciale Perché il missile Tochka U lanciato sulla stazione di #Kramatorsk è ucraino

Ieri 8 aprile, su tutti i media occidentali è rimbalzata la notizia del coinvolgimento russo nell’ennesima strage di civili in Ucraina. Il primo dato che emerge dall’analisi dell’evento di Kramatorsk, è che l’ordigno impiegato non è russo, ma appartiene alle Forze Armate Ucraine. Inizialmente non era chiaro fino in fondo il perché gli ucraini avessero lanciato il missile Tochka U sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk, uccidendo i loro stessi concittadini che stavano lasciando la città, ma ora cercheremo di fare chiarezza. A caldo, il tragico bilancio di oltre 30 morti e almeno 100 feriti ci aveva lasciato nel dubbio che i militari di Kiev avessero commesso un tragico errore di traiettoria, oppure se fossimo davanti allo stesso schema False Flag per incolpare Mosca accrescendo la russofobia in occidente. Sta di fatto che Kiev ha cercato d’incolpare la Russia anche di questa carneficina, forse ignorando che la Russia, al contrario dell’Ucraina, ha dismesso i missili Tochka U nel 2010, quando la Convenzione Onu mise al bando l’uso di bombe a grappolo; dopo tale divieto la Russia sostituì tali armi a grappolo con i missili Iskander. Gli unici paesi europei che utilizzano ancora i Tochka U, sono: Ucraina, Bulgaria, Bielorussia e Kazakistan.

Anche il fatto che le autorità ucraine si siano affannate a sostenere che il missile utilizzato nella strage fosse un Iskander russo, era un maldestro tentativo per incolpare la Russia. Ma dopo una attenta analisi delle foto scattate alla stazione di Kramatorsk dai residenti divenne chiaro che l’ordigno utilizzato non era un missile russo Iskander, ma una bomba a grappolo Tochka U. Questo stesso tipo di arma, venne utilizzata dalle Forze armate ucraine per bombardare la capitale della Repubblica Popolare di Donetsk lo scorso 14 marzo 2022. Inoltre, nell’annuario sugli armamenti “The Military Balance” del 2020, è scritto chiaramente che nell’arsenale militare russo non erano più presenti i Tochka U. Dopo tale evidenza, la propaganda occidentale si è affannata a sostenere che tali sistemi missilistici erano stati utilizzati nelle precedenti esercitazioni congiunte tra Russia e Bielorussia.

A smentire tale ipotesi vi è però il sistema del codice in lettere “Z” e “V” utilizzato per contrassegnare le attrezzature russe e distinguerle da quelle bielorusse. Inoltre, nei video delle succitate esercitazioni non compare alcun missile Tochka U, ma solo sistemi radar 1L268 Credo-1S che hanno un telaio simile a quello usato per il trasporto dei Tochka U. Anche osservando l’orientamento del missile caduto a terra, la punta è rivolta a nord-est e la coda a sud-ovest, il che sta indicare che il missile è stato lanciato dal territorio ucraino, probabilmente da Dobropolie, area ove non sono presenti truppe russe. Un altro dettaglio che ha attirato l’attenzione dei mass media è la scritta ucraina sul missile “per bambini”. L’ospite ucraina intervistata ieri sera su Rete 4, aveva asserito che si trattava di una vecchia scritta di epoca sovietica, che indicava che la bomba era dedicata ai bambini dei militari. A smentirla vi è il fatto che a scrivere tali orribili frasi sulle munizioni sono i nazisti del reggimento Azov.

Sui proiettili esibiti dal giovane soldato ucraino, in questo caso è scritto: “Il meglio per i bambini”

Chi è trarre vantaggio da simili massacri? Di certo non la Russia che attualmente è odiata in mezzo mondo. Se Mosca fosse criminale come ci raccontano, avrebbe bombardato a tappeto l’Ucraina fin dal primo giorno dell’Operazione Speciale e la guerra sarebbe finita dopo pochi giorni. In realtà, come hanno spiegato più volte i militari russi e i partigiani del Donbass, a rallentare la guerra è l’uso di civili come scudi umani da parte dei battaglioni nazisti. In realtà, l’unica a beneficiare da massacri come questo è la Giunta Nazista di Kiev, che cerca d’impedire l’evacuazione della popolazione civile, perché ne ha bisogno per utilizzarla come scudo umano. E’ evidente che i media e i governi occidentali non vogliono vedere o farci vedere i crimini di guerra commessi continuamente dagli ucraini, così come non vedono i bambini soldato di Kiev e continuano ad accusare continuamente la Russia di atrocità.

Per vedere quale livello hanno raggiunto i nostri media, basti vedere come si sono inventati i leggendari nazisti buoni, quando i cittadini comuni s’interrogano sulla svastica sulle uniformi e gli elmetti dei soldati ucraini… nazisti buoni: un ossimoro in due parole.

Col. Luciano Bonazzi

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