#GuerraUsaRussia Gli USA sono i mandanti degli attacchi terroristici in Russia

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Nella notte del 3 maggio scorso, due droni ucraini di fabbricazione occidentale hanno attaccato il Cremlino. Il bersaglio dell’attentato terroristico ucraino era Vladimir Putin, che le intelligence angloamericane ritenevano trovarsi nel punto dove i droni sono esplosi. I velivoli kamikaze utilizzati, avevano volato per circa 445 chilometri e trasportavano una testata esplosiva di tre chilogrammi ciascuno. Ufficialmente responsabile la Giunta di Kiev, che avrebbe utilizzato impropriamente queste armi occidentali. Tuttavia la portata dei velivoli da sola non basta, l’unico modo per colpire il cuore del potere in, era quello di appoggiarsi ai satelliti USA/NATO. A questo punto, più che una ritorsione contro il tapino Zelensky, consiglieremo alla Russia di agire in modo analogo, contro un obbiettivo simbolico USA/NATO.

Purtroppo, almeno per ora, il Cremlino sta operando contro il territorio in mano alla Giunta di Kiev, mentre i mandanti continuano a operare impuniti, nascondendosi dietro a Zelensky. In  queste ore febbrili, la Federazione Russa sottolinea che le: “attività terroristiche e di sabotaggio delle forze armate ucraine in Russia stanno raggiungendo un livello senza precedenti”, mentre la Casa Bianca accusa il Cremlino di “mentire” sul ruolo di Washington nell’attentato. Al momento sappiamo che le Forze Russe, stanno lanciando diversi attacchi aerei su Kiev e altre città sottoposte al potere della Giunta, nelle regioni di Chernihiv, Sumy, Poltava, Kharkiv, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Odessa e in alcune aree della regione di Kirovograd. In ogni caso sia gli occidentali che l’amministrazione cittadina di Kiev affermano che negli attacchi russi non si sono registrate vittime.

Secondo il Comando Operativo Sud dell’Esercito di Kiev, su Odessa sono stati lanciati 15 droni, colpendo anche i dormitori di una scuola vuota senza provocare morti o feriti. Comprendendo ciò che potrebbe accadere ora, la Casa Bianca, per bocca del segretario stampa della Casa Bianca signora Karine Jean-Pierre si affanna a spiegare che gli Stati Uniti: “…non stanno incoraggiando o consentendo all’Ucraina di colpire oltre i suoi confini”. Anche il Segretario di Stato USA Antony Blinken, dopo l’attacco terroristico in Russia dello scorso dicembre, aveva sostenuto che i vertici USA: “non incoraggiano né consentono” questo genere di attacchi.

Le stesse affermazioni vennero fatte dagli americani, per giustificare la fornitura alla Giunta di Kiev di missili in grado di attaccare le regioni di confine della Russia. Lo stesso venne dichiarato per i droni Switchblade USA utilizzati per colpire la regione russa di Belgorod. Le stesse paroline da copione vennero usate all’inizio di maggio, quando gli Stati Uniti inviarono alla Giunta di Kiev, una grossa partita di droni kamikaze Altius 600. Inoltre, gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina bombe a propulsione a razzo adattati ai loro sistemi HIMARS, che implicitamente Kiev utilizzerà contro la Crimea, che non dimentichiamo è parte integrante della Federazione Russa e una linea rossa da non superare.

Insomma, ad ogni invio di armi Washington dichiara di “non incoraggiare né consentire” l’uso delle sue armi in territorio russo, una dichiarazione che Kiev interpreta puntualmente al contrario. Sembra che questa frase da copione, in realtà suoni come un ordine di attacco terroristico al territorio russo, delle due l’una: o Zelensky è un ritardato, oppure comprende la parola d’ordine ed esegue!

 

Col. Luciano Bonazzi

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