Le democrazie neoliberiste sono liberticide

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Tra il 19 gennaio 1990 e il 31 dicembre 1991 si consumò la Dissoluzione dell’Unione Sovietica, e con essa crollò un sistema politico, economico e sociale, alternativo al modello capitalista. Da quel momento le cosiddette “democrazie liberali” ebbero mano libera e decisero di abbracciare il credo neoliberista, che pose l’economia al di sopra degli interessi degli Stati e relegò i ceti medio-bassi a un ruolo subalterno e marginale. Fino ad oggi, il neoliberismo ha spadroneggiato introducendo un capitalismo sfrenato e imponendo la cosiddetta Globalizzazione, un modello socialmente liberticida basato su favolette suicide come quella del villaggio globale. In assenza di un contraltare al loro potere come lo fu l’Unione Sovietica, gli Oligarchi Occidentali hanno iniziato a demolire i welfare, ovvero i vari stati sociali applicati nelle nazioni occidentali e limitato sempre più le nostre libertà individuali. In passato, il celebre politico britannico Winston Churchill, che pur pro-capitalismo era un sovranista nazionalista, alludendo al socialismo ebbe a dire che: “la democrazia è la peggiore forma di governo ad eccezione di tutte quelle altre forme che sono state sperimentate”.

Evidentemente non poteva immaginare che in futuro, l’ideale democratico liberale si sarebbe trasformato in un sistema liberticida, mistificatore e dittatoriale. Molti di noi nati dopo il secondo conflitto mondiale, hanno avuto il privilegio di vivere in paesi che erano democratici, dove gli individui potevano esprimersi liberamente. Tuttavia, dopo gli anni ’90 del secolo scorso, quel bene prezioso che era la libertà, ha cessato di esistere e oggi conosciamo financo la censura. Vedendo svanire le cosiddette utopie, il popolo si è disinteressato delle ormai vecchie battaglie e ha cessato di praticare una costante vigilanza democratica, contro gli abusi dei poteri forti. Le varie armi di distrazione delle masse, di cui dispongono gli Oligarchi occidentali, consentono loro il controllo totale della società, soprattutto attraverso continue emergenze create ad arte, come ad esempio il naturale cambiamento climatico o la proclamata pandemia. Ovviamente esiste il rischio che i popoli occidentali assoggettati si pongano dubbi sulla loro condizione di reale libertà, allora l’ampia rete di controllo composta da vari opinion leader, agisce giocando sulle classiche divisioni.

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Utilizzando le categorie di buono e cattivo, speculando su (pseudo)destra e (pseudo)sinistra, si riescono a creare divisioni. In ogni caso, i due schieramenti altro non fanno che generare attori fedeli al copione scritto dagli Oligarchi angloamericani. Dunque vediamo politici di destra o sinistra (entrambe pseudo), che una volta vinte le elezioni, contraddicono i loro stessi ideali e si schierano ubbidientemente con USA, Nato e Unione Europea. A livello geopolitico poi, ci viene indicata la nostra “democrazia” come buona e quella di altri paesi come “illiberale” e autocratica, quindi “cattiva”. Nei fatti, finché l’occidente non imporrà definitivamente la censura totale sulle comunicazioni, dialogando on-line con i cittadini di paesi come Ungheria, Turchia e Serbia, si apprende che questi godono talvolta di maggiore libertà rispetto a molti paesi occidentali. Se poi si parla con quelli di Russia e Bielorussia, nazioni etichettate come autoritarie, si scopre che i cittadini non si sentono oppressi: come mai?

Lo scopo della democrazia

La democrazia si dovrebbe basare su un sistema governato direttamente dal popolo, invece in occidente, si cerca di togliere ai cittadini il potere di eleggere i propri rappresentanti, privilegiando le nomine espresse dalle classi dominanti. In Italia lo si è cercato di fare tentando di abolire l’elezione diretta dei senatori e lo si è fatto abolendo le Province. In pratica, gli Oligarchi occidentali vogliono nominare direttamente i nostri rappresentanti, controllandoci ancor più di quanto fanno già. Diventa quindi fondamentale che i cittadini si approprino del controllo diretto dei tre rami di governo, giudiziario, legislativo ed esecutivo, eleggendo direttamente i dirigenti che governeranno questi poteri. Poiché una vera democrazia è utile solo quando salvaguarda i popoli e i loro principi, un tempo ispirati anche alla Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti, cioè il diritto inalienabile a: vita, libertà e ricerca della felicità.

 

Col. Luciano Bonazzi

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