#RussiaUcraina Mentre procede l’attacco, forze speciali russe cercano i depositi chimici degli USA in Ucraina.

Ricordate la fialetta con polverina bianca esibita all’ONU per giustificare l’attacco occidentale all’Iraq? Ebbene, giustificandolo come programma di riduzione delle minacce biologiche, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha costruito laboratori di stoccaggio in paesi partner. Utilizzando termini quali “rafforzamento delle misure di biosicurezza e biosorveglianza”, gli USA hanno installato in Ucraina diversi laboratori chimici in collaborazione con il comando medico del ministero della Difesa ucraino: questi laboratori sono stati dislocati nelle regioni di Kiev, Leopoli e in Ucraina orientale.

Colin Powell mostra all’ONU la fialetta falsa che giustificò l’attacco all’Iraq. courtesy news.drom

Negli ultimi anni, giustificando le sue attività con la proclamata pandemia da Covid, il Programma di riduzione delle minacce biologiche, un’organizzazione governativa statunitense, ha installato altri laboratori e sostenuto molti progetti di ricerca affiancando a scienziati ucraini quelli americani lavorando in partnership. Inoltre, dal 2016 USA e Ucraina hanno lanciato una Rete di Biosorveglianza sulla Via della Seta cinese con centri di sorveglianza nell’est del paese monitorando paesi amici come Georgia e Ucraina, ma controllando anche ciò che accade in Azerbaigian e Kazakistan.

L’ultima mappa degli attacchi russi che abbiamo reperito

Ecco quindi perché, oltre ai bombardamenti mirati per limitare al massimo i danni, in queste ore febbrili, le forze speciali russe starebbero setacciando il territorio in cerca dei depositi chimici statunitensi installati in Ucraina, a ridosso del confine russo. Il presidente russo Vladimir Putin avrebbe inviato per lo scopo sei unità delle forze speciali russe, ciascuna composta da 200 a 300 combattenti professionisti.

Col. Luciano Bonazzi