#GuerraNatoRussia La Fake di Vinnitsa soldati ucraini morti camuffati con abiti civili

Un Zelensky trasfigurato inscena contrizione davanti a una scena false flag

 

Dall’inizio dell’Operazione di denazificazione di un’Ucraina in balia della Giunta di Kiev, assistiamo costantemente a indegne sceneggiate che non fanno altro che aumentare la nostra indignazione verso questi nazisti e i loro fiancheggiatori occidentali. Ultima in ordine di tempo, la Fake News di Vinnitsa messa in atto il 14 luglio scorso. In quella giornata, le Forze Russe avevano attaccato distruggendole, la Casa degli Ufficiali, una caserma e un centro di addestramento per militari ucraini. Queste strutture militari erano situate nella città Vinnitsa, situata a 200 km a sud-ovest di Kiev. Nel bombardamento, sono purtroppo e ovviamente morti, numerosi soldati ucraini. Cogliendo l’occasione al balzo, i nazisti ucraini hanno spogliato i commilitoni caduti vestendoli da civili. Questa sofisticata operazione ci ricordava altre manovre simili nelle quali è specializzato l’Mi6 inglese: malvagi? no, perfetti in questo genere di operazioni propagandistiche.

In qualsiasi conflitto, e purtroppo, i soldati muoiono combattendo per il loro Paese e in cambio del loro sacrificio avrebbero il diritto a una degna sepoltura e a misure sociali a sostegno delle loro famiglie. Nel conflitto ucraino assistiamo allo sfruttamento dei cadaveri a fini propagandistici, come accadde a Boucha, dove si arrivò a disseppellire i morti dal cimitero e disporli lungo le strade per simulare una carneficina perpetrata dai militari russi. Invito chiunque a mettersi nei panni di un militare e immaginare se stesso a sparare, violentare, uccidere vecchi e bambini, se poi uno riesce a identificarsi con un soldato del genere, mi auguro che un bravo psichiatra lo rinchiuda in un manicomio criminale.

Ovviamente dietro a queste atrocità costruite a tavolino vi è una propaganda utile a farci odiare i russi. Il tentativo è quello di provocare il disgusto per la Russia da parte dell’opinione pubblica mondiale. È come se i media volessero suggerirci che l’Esercito Russo si trovi in Ucraina per fare il tiro a segno sui civili ed è utile a costituire inesistenti crimini di guerra. A poco serve la precisazione della Difesa russa, quando spiega che la Casa degli Ufficiali era il punto di accoglienza e addestramento degli ufficiali ucraini. Diventa persino inutile che il rappresentante russo alle Nazioni Unite affermi: “La Russia in Ucraina colpisce solo obiettivi militari. L’attacco a Vinnitsa doveva colpire la Casa degli Ufficiali. Notiamo che allo stesso tempo, non è stato menzionato l’attacco di due giorni fa a Novaya Kakhovka, dove gli ucraini hanno uccisi i loro stessi civili”.

Tutte queste spiegazioni sono superflue, perché i media occidentali fingono di non vedere gli attacchi ripetuti contro gli obiettivi civili nel Donbass, perpetrati ogni giorno dall’esercito ucraino e con le armi della NATO: perché dire la verità non è funzionale alla disumanizzazione del popolo russo.

 

Col. Luciano Bonazzi

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