#Russia Nasce il Movimento Internazionazionale Russofilo formato da 42 paesi

Nella sezione di sinistra l’attore e diplomatico Steven Seagal nei cerchietti di quella di destra, in fondo il Prof. Alexander Dugin e con la barba accanto al ministro Sergei Lavrov, il giornalista Konstantin Malofeev titolare delle foto che abbiamo utilizzato.

 

Nel corso di una affollata assemblea, martedì 14 marzo si è aperto a Mosca il Congresso di Fondazione del Movimento Internazionale dei russofili. I sostenitori dell’amicizia con la Russia hanno creato un movimento internazionale in risposta alla russofobia alimentata in Occidente. Al consesso hanno partecipato delegati di 42 stati che sostengono l’amicizia con la Russia. Tra i convenuti vi erano l’attore e rappresentante speciale del ministero degli Esteri russo per le relazioni umanitarie con gli Stati Uniti e il Giappone Steven Seagal, e il presidente canale televisivo Tsagrad Konstantin Malofeev, recentemente scampato a un attentato ordito dagli angloamericani. Tra gli scopi del Movimento la fine della “cultura dell’annullamento e demonizzazione” della Russia praticata dall’Occidente. Contro la sordida propaganda USA-NATO-UE, si scaglia contro il popolo e la cultura russa ponendoli sotto una luce negativa.

All’apertura dell’evento, è stato letto un messaggio del Presidente della Federazione Russa Vladimir Vladimirovič Putin, il quale ha ricordato ai partecipanti che: “in molti Stati si sta deliberatamente fomentando l’isteria antirussa, i nostri compatrioti e coloro che simpatizzano con loro vengono oppressi, e vengono introdotti divieti e restrizioni anche sulle opere dei grandi classici russi appartenenti al tesoro della cultura mondiale”. Dopo la lettura del messaggio di Putin, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha dichiarato: “Non stiamo costringendo nessuno a prendere una posizione o un’altra. I Paesi del Sud del mondo, la maggioranza mondiale, sono in grado di trarre le proprie conclusioni. Siamo tutti adulti, non trattiamoci con condiscendenza, come fanno i nostri partner occidentali. La degenerata civiltà occidentale, ossessionata dalla sua ‘grandezza’ e dalla sua ‘esclusività’, lotta non per la vita ma per la morte, pur di mantenere o tentare di mantenere il dominio sulla scena mondiale che gli sfugge”.

Lavrov ha anche sottolineato che la presenza di molti ospiti stranieri al forum di Mosca per il diplomatico è un “atto di coraggio”, poiché i leader del mondo occidentale vedono in essi una sfida alla loro egemonia e ai loro [dis]valori. Lavrov ha anche predetto l’avvio di una campagna di propaganda contro il movimento, che come si può vedere, è immediatamente scattata quest’oggi: “Proprio come in Moldavia, in Georgia si dirà che queste sono le macchinazioni di Mosca, che questo è un intrigo volto ad attirare le persone a dalla loro parte. È tanto più importante per noi rimanere onesti, impegnati, direi, nelle migliori tradizioni internazionali di amicizia tra i popoli”. All’evento erano presenti 90 rappresentanti di 42 paesi del mondo, Stati Uniti e UE compresi, ma anche di stati asiatici, africani e delle repubbliche post-sovietiche.

Uno degli iniziatori dell’associazione, il leader del movimento nazionale bulgaro “Russophiles” Nikolai Malinov, sanzionato da Stati Uniti e Gran Bretagna, ha parlato dell’attuale situazione geopolitica per la Russia, resa difficile dal “totalitarismo russofobo” che pervade l’Unione Europea: “Considero il nostro movimento come un fronte separato, il che dimostra che ci sono forze nel mondo che, attraverso la diplomazia pubblica, combatteranno la russofobia, che vieta ai gatti russi di partecipare alle competizioni, che annulla Pushkin, che proibisce la lingua russa” -ha detto nel suo intervento Malinov- Sono solo fascisti. E dobbiamo dimostrare che ci sono forze nella nostra società che possono resistere, indipendentemente dai loro strumenti finanziari e dall’aggressività”. Ma esiste una organizzazione “russofila” anche in Grecia, dove è nato il partito “Movimento democratico di liberazione nazionale” (DIKEA). Il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitrij Peskov, ha invece parlato delle pressioni senza precedenti che USA-NATO e UE stanno scatenando in Serbia.

Al termine del consesso, i partecipanti al Movimento Internazionazionale Russofilo hanno deliberato di promuovere la diffusione della cultura e della spiritualità russa, di informazioni affidabili sulla Russia e rafforzare la diplomazia al fine: “di superare l’ostilità, la disinformazione e la sfiducia nei confronti della Russia”. Il Movimento si è inoltre posto l’obbiettivo di unire persone di diverse nazionalità e religioni che provano simpatia per la Russia, interesse per la sua cultura e lingua e di promuovere i valori tradizionali.

 

Col. Luciano Bonazzi

Articoli precedenti QUI